Le sospensioni fanno un lavoro equilibrato: composte in curva, un po’ rigide sulle buche profonde. La scelta privilegia la stabilità più che il velluto, ma rimane coerente con la vocazione del modello. La frenata è ben calibrata: il passaggio tra rigenerativa e meccanica è invisibile, con una rigenerazione più forte che in città diventa un piccolo aiuto quotidiano, mentre in autostrada il veleggio torna la scelta naturale. Fino ai 120 km/h il comfort acustico è sorprendentemente elevato; superata quella soglia arrivano i fisiologici fruscii e il rotolamento, mai davvero invasivi. Si ascolta la musica senza sollevare mezza famiglia dal sedile.
Viaggiare alleggeriti
Gli ADAS della suite MG Pilot sono quelli che ci si aspetta da un livello 2 moderno: cruise adattivo, centraggio di corsia, monitoraggio dell’angolo cieco, RCTA. L’esperienza complessiva è “nella norma”, nel senso buono dell’espressione: niente isterismi, niente ping-pong, nessuna promessa eccessiva. Il loro ruolo è quello di alleggerire il viaggio, non di trasformarlo.
La HS H+ con i sui 466 cm e i 441 litri del bagagliaio non tenta di stupire. Preferisce funzionare bene. È un’auto nata per la razionalità quotidiana e lì eccelle: spazi generosi, comfort reale, powertrain fluido, consumi credibili, infotainment comprensibile. Ha il vantaggio di offrire molto senza imporre nulla, e questo contribuisce alla sua migliore qualità: la facilità. Anche il prezzo segue la stessa logica. La versione Comfort parte da 29.290 euro, ma attenzione alle diverse campagne di lancio che possono regalare a MG HS H+ oltre 2.000 euro di sconto.




