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venerdì, Gen 13

Michael Bay, perché la morte di un piccione in Italia ha messo nei guai il regista



Da Wired.it :

Con i suoi ventotto anni di carriera alle spalle, Michael Bay è uno dei registi e produttori cinematografici più acclamati di Hollywood. Lo ricordiamo soprattutto per i suoi film di azione e fantascienza, come la saga di Transformers, o Armageddon – Giudizio finale, che nel 1998 ha incassato ben 553,7 milioni di dollari al botteghino. Tra gli altri successi di Bay ricordiamo anche i due capitoli di Bad Boys, The Rock e Pearl Harbor. Tuttavia, non è il successo di uno dei suoi film che ha fatto sì che il nome del cineasta statunitense comparisse recentemente nei titoli di cronaca, bensì un fatto avvenuto durante le riprese di uno dei suoi ultimi lavori che gli è costato guai con la giustizia italiana

Cosa è successo

L’incidente risale al 2018, anno in cui Michael Bay si trovava a Roma per le riprese di 6 Underground, un film di azione realizzato per Netflix, con Ryan Reynolds, uscito poi sulla piattaforma nel 2019. 

Secondo quanto riportato da una persona presente sul set, il piccione, specie protetta in Italia, sarebbe stato ucciso da un dolly – ovvero una specie di carrello usato nelle produzioni cinematografiche – durante le riprese nella capitale. Un video realizzato da un anonimo testimonierebbe l’accaduto. Per ribadire la sua estraneità all’accaduto, Bay ha anche rifiutato la proposta di pagare una somma alle autorità italiane per chiudere il caso: “Ho rifiutato perché non mi dichiarerò colpevole di aver fatto del male a un animale”, si legge sulla testata. Nessun piccione, secondo quanto dichiarato da Bay, avrebbe perso la vita sul set del film, come dimostrerebbero anche “prove video, una grande quantità di testimoni e addetti alla sicurezza

Secondo quanto si legge sulla testata online statunitense The Wrap, Bay non sarebbe coinvolto direttamente nell’uccisione dell’animale, ma in qualità di regista, la responsabilità dovrebbe ricadere anche su di lui. “Sono un noto amante degli animali e un importante attivista. Nessun animale coinvolto nelle riprese del film è stato ferito”, ha provato a difendersi il cineasta in un’intervista alla stessa testata

Cosa dice la legge italiana

La legge italiana è molto chiara a riguardo: secondo la sentenza della corte di Cassazione sez. III pen. n. 2598 del 2004, il colombo, o piccione torraiolo, viene incluso nella categoria degli animali selvatici in quanto si nutre, si riproduce e vive sul territorio italiano in uno stato di libertà e in modo totalmente indipendente dall’uomo. Per questo motivo ne è vietata l’uccisione e la cattura, come previsto dalla legge 11 febbraio 1992 n. 157, che identifica come appartenenti alla fauna selvatica “le specie di mammiferi e uccelli dei quali esistono popolazioni viventi stabilmente o temporaneamente in stato di libertà naturale nel territorio nazionale“.



[Fonte Wired.it]