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lunedì, Apr 24

Microplastiche, stanno devastando gli uccelli marini | Wired Italia



Da Wired.it :

“Si tratta di un quadro davvero spaventoso, afferma Britta Baechler, direttrice associata della ricerca sulla plastica negli oceani presso l’Ocean Conservancy, che non è stata coinvolta in nessuno dei nuovi studi. L’intestino, spiega Baechler, è “un ambiente molto complicato: tra le entità rilasciate ci sono agenti patogeni, batteri, ma anche contaminanti chimici”.

Effetti letali

Quando finiscono nell’oceano, le microplastiche raccolgono virus, alghe e persino minuscole larve di animali (un batterio particolarmente comune che gli scienziati stanno trovando sulle microplastiche è il vibrio, che può entrare in contatto con l’uomo quando per esempio si mangiano frutti di mare crudi o poco cotti, causando gravi malattie). Questo mondo brulicante ha persino un nome: plastisfera. Quando un pesce o un uccello ingerisce accidentalmente microplastica, mangia anche quell’insieme di forme di vita: “Se un uccello marino ingerisce un numero maggiore di queste particelle, allora si ha una maggiore diversità” di microbi intestinali, aggiunge Fackelmann.

Questo potrebbe essere il motivo per cui il team della biologa ha ottenuto risultati contrastanti nella sua analisi: la diversità microbica è maggiore se aumenta il numero di singole microplastiche nell’intestino, mentre diminuisce se è maggiore è la massa totale di microplastiche. Più particelle mangia un uccello, maggiore è la possibilità che questi microbi si diffondano nel suo intestino. Ma se l’uccello ha appena mangiato una massa maggiore di microplastiche – meno pezzi, ma più pesanti – potrebbe aver assorbito un quantitativo minore di microbi dal mondo esterno.

Inoltre, le microplastiche particolarmente acuminate potrebbero raschiare l’apparato digerente degli uccelli, causando traumi che ne influenzano il microbioma. In effetti, gli autori dell’articolo sulla plasticosi hanno riscontrato traumi estesi nell’intestino degli uccelli selvatici che vivono lungo le coste dell’Australia e della Nuova Zelanda e avevano ingerito micro e macroplastiche . “Quando si ingerisce plastica, anche in piccole quantità, si altera la struttura dello stomaco, spesso in modo molto significativo”, spiega la coautrice dello studio Jennifer Lavers, ecologista dell’inquinamento presso l’Adrift Lab, che si occupa degli effetti della plastica sulla vita marina.

In particolare, sono stati riscontrati danni catastrofici alle ghiandole tubulari degli uccelli, che producono muco per fornire una barriera protettiva all’interno dello stomaco e acido cloridrico, che digerisce il cibo. Senza queste importanti secrezioni, spiega Lavers, gli uccelli “non possono digerire e assorbire le proteine e gli altri nutrienti che ci mantengono sani e in forma. Quindi sono molto inclini e suscettibili all’esposizione ad altri batteri, virus e agenti patogeni”.



[Fonte Wired.it]