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sabato, Mar 25

Microsoft-Activision: parziale ripensamento della CMA

Da Punto-Informatico.it :

La Competition and Markets Authority (CMA) ha cambiato parzialmente opinione sull’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Dopo aver ricevuto nuovi documenti dalle aziende interessate, l’autorità antitrust del Regno Unito ha valutato che la transazione non rappresenta un pericolo per la concorrenza nel settore delle console. La CMA ritiene invece che possano esserci conseguenze per il settore del cloud gaming.

Brutta notizia per Sony

L’autorità antitrust aveva concluso preliminarmente che Microsoft potrebbe offrire giochi Activision solo per Xbox, tra cui il famoso Call of Duty. Le nuove prove raccolte (probabilmente inviate dall’azienda di Redmond) dimostrano invece che non ci sarebbe nessun incentivo finanziario da questa decisione.

Microsoft aveva contestato la metodologia usata per calcolare vantaggi o svantaggi. La CMA ha corretto i calcoli, scoprendo che Microsoft non avrebbe nessun beneficio dal rendere Call of Duty un’esclusiva di Xbox, anzi è esattamente il contrario. L’azienda di Redmond sarebbe incentivata ad offrire ancora il gioco sulla PlayStation. Ciò smentisce le preoccupazioni di Sony.

Continua invece l’indagine in merito alle conseguenze dell’acquisizione sul mercato del cloud gaming. Microsoft ha recentemente sottoscritto accordi decennali con NVIDIA, Boosteroid e Ubitus. Non è chiaro se questi accordi verranno ritenuti sufficienti dalla CMA. La conclusione dell’indagine è prevista entro il 26 aprile.

Un portavoce di Microsoft ha dichiarato:

Apprezziamo la valutazione rigorosa e approfondita delle prove da parte della CMA e accogliamo con favore i suoi risultati provvisori aggiornati. Questo accordo fornirà a più giocatori una scelta più ampia su come giocare a Call of Duty e ai loro giochi preferiti. Non vediamo l’ora di lavorare con la CMA per risolvere eventuali problemi in sospeso.

L’acquisizione verrà quasi certamente approvata dalla Commissione europea. Più complicata la situazione negli Stati Uniti, dove la FTC vuole portare Microsoft in tribunale.



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