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martedì, Ott 29

Microsoft vince il JEDI Cloud contract


Una scelta che pesa 10 miliardi di dollari e forse, in prospettiva, anche molto di più: il Pentagono ha deciso di affidare i propri servizi cloud a Microsoft, scegliendo quindi Azure come sostituta dell’attuale AWS di Amazon. Il contratto “JEDI Cloud” (Joint Enterprise Defense Infrastructure) mette quindi in fuorigioco Jeff Bezos dopo che negli ultimi anni più volte sono emersi tutti gli attriti esistenti tra il numero uno di Amazon e Donald Trump.

JEDI Cloud: vince Microsoft

Secondo quanto annunciato dal Dipartimento della Difesa USA, se saranno esercitate tutte le opzioni il contratto andrà in scadenza il 24 ottobre 2029: tra le parti è stata pattuita una fornitura “enterprise level” di Infrastructure as a Service e Platform as a Service (IaaS e PaaS) “per supportare le attività del Dipartimento e le missioni operative“.

La tecnologia al centro del JEDI Cloud sono particolarmente cruciali per la difesa degli Stati Uniti poiché saranno usate a supporto delle forze armate statunitensi sia entro i confini che in tutte le operazioni a livello internazionale. Attorno a questo contratto, tanto ricco quanto prestigioso, da tempo si annodano gli attriti e le polemiche dei gruppi in gara, con Amazon che si è detta stupita del risultato della gara (pur ben consapevole dello scarso feeling tra le parti, che sicuramente non ha aiutato l’approccio alla gara da parte del gruppo titolare del contratto precedente).

Google si era tagliata fuori dalla competizione fin dalla prima ora. Avevano partecipato alla competizione anche IBM e Oracle, ma le due candidature erano già state scartate a priori lasciando in gara soltanto Microsoft e Amazon: Oracle aveva anche avviato una procedura legale accusando Amazon di conflitto di interesse, perdendo la propria causa così come Amazon ha in seguito perso la propria gara. Microsoft dovrà ora onorare i propri obblighi pur rispettando quella contestazione interna che nei mesi scorsi aveva contestato la collaborazione di Sarya Nadella con il Pentagono per progetti militari basati su Hololens: Redmond ha ora 10 miliardi di buoni motivi per riportare la pace anche tra i propri stessi corridoi.

Il contratto è destinato inoltre ad avere una grande valenza anche al di fuori del solo Pentagono: per Microsoft si tratta di una commessa di grandissima portata, grazie alla quale poter investire nel lungo periodo sul cloud per dare ulteriore risalto alla propria infrastruttura (ad oggi una delle più ricche leve di introito dell’azienda). In questo serrato braccio di ferro con AWS sul cloud, quindi, Azure ha assestato un colpo decisamente importante, potenzialmente utile a spostare gli equilibri in favore delle strategie di Satya Nadella.



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