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mercoledì, Mar 08

Migranti, una nuova legge del Regno Unito vuole cancellare il diritto di asilo



Da Wired.it :

Il governo del Regno Unito ha presentato un disegno di legge che punisce i richiedenti asilo che arrivano nel paese illegalmente attraverso il canale della Manica. Mentre in Italia tiene banco la questione del naufragio di Cutro e si cercano di capire le responsabilità politiche dietro ai 70 migranti morti, da Londra hanno annunciato un nuovo pugno duro contro l’immigrazione, un tema da tempo al centro del dibattito pubblico.

Se il progetto di legge dovesse divenire operativo, chiunque arrivi nel paese via mare sarebbe sottoposto a detenzione e rispedito nel suo Stato di origine, qualunque sia la situazione al suo interno. Un piano che è stato criticato un po’ ovunque e a cui si è opposto anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).

Lo scontro sull’immigrazione nel Regno Unito

Nel 2022 sono state 45.755 le persone che hanno attraversato il Canale della Manica con imbarcazioni più o meno di fortuna per raggiungere il Regno Unito. I numeri sono in crescita rispetto agli anni passati: nel 2021 non hanno raggiunto i 30mila ingressi, mentre nel 2020 sono rimasti sotto i 10mila, complice anche le limitazioni date dal Covid-19.

Secondo un’analisi pubblicata dall’organizzazione Refugee Council nelle scorse settimane, il 60 per cento delle richieste di asilo presentate da chi è arrivato nel Regno Unito attraverso la Manica nel 2022 sarà accolto. E la stessa analisi sottolinea che la maggior parte degli arrivi riguardano persone in fuga da guerre e la cui sicurezza quotidiana non è garantita nel paese di origine. I cinque stati di provenienza più frequenti di chi è arrivato via mare nel 2022 sono infatti Afghanistan, Iran, Siria, Eritrea e Sudan.

Di fronte a questa situazione, negli ultimi tempi a Londra si è acceso lo scontro politico sull’immigrazione e i governi conservatori guidati prima da Boris Johnson, poi da Liz Truss, infine da Rishi Sunak, hanno adottato o cercato di adottare misure radicali per contrastare l’arrivo di migranti e la loro accoglienza.

Il caso più eclatante è quello relativo al Ruanda. Nell’aprile 2022 la ministra dell’Interno britannica Priti Patel e il ministro degli Esteri ruandese Vincent Biruta hanno siglato un accordo che prevede la deportazione nel paese africano di quote di migranti entrati illegalmente nel Regno Unito, in attesa di capire l’esito della loro domanda di asilo. Una sorta di “parcheggio” intercontinentale, in cambio del pagamento al Ruanda di ingenti somme di denaro. Una misura però bloccata a poche ore dalla partenza del primo volo da una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che l’ha dichiarata illegittima. A dicembre l’Alta Corte di Londra ha invece definito legittimo il piano, che è ancora al centro di una battaglia giudiziaria.



[Fonte Wired.it]