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martedì, Ago 20

Mimmo Lucano non può visitare il padre in fin di vita


L’ex sindaco di Riace sta attualmente scontando un divieto di dimora, ma le condizioni del padre Roberto, 93 anni e malato di leucemia, stanno peggiorando velocemente

Foto di Awakening/Getty Images

Per anni è stato il simbolo dell’accoglienza e della buona amministrazione in un piccolo paese della Calabria, Riace, altrimenti destinato a scomparire, ma ora da quel paese è stato esiliato e non potrà farvi ritorno neanche per dare l’ultimo saluto al padre morente.

La vicenda giudiziaria di Mimmo Lucano è sfaccettata e complessa, figlia di una stagione politica culminata nell’inchiesta della procura di Locri e nel processo in cui è attualmente imputato con le accuse di associazione a delinquere, truffa, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Decisamente più lineare è invece l’aspetto umano della storia che coinvolge l’ex sindaco di Riace e a raccontarlo su Facebook è il Comitato Undici Giugno, associazione nata per seguire la vicenda processuale di Lucano. “Il papà di Mimmo sta consumando gli ultimi giorni della sua vita” annunciano gli attivisti con un post, “crediamo che sia giunto il tempo di chiedere con forza e con tutti gli strumenti possibili la revoca dell’assurdo e giuridicamente inspiegabile esilio di Domenico Lucano”.

Il divieto di dimora

Domenico Lucano, detto Mimmo, è al momento sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nella sua Riace, provvedimento comminato dopo un iniziale periodo di arresti domiciliari. Alla base del procedimento c’è un’inchiesta condotta dalla procura di Locri e incentrata sulla gestione dei migranti nel paese di cui è stato sindaco fino al 2018, quel “modello Riace” ormai conosciuto in tutto il mondo e che gli era valso il quarantesimo posto nella lista dei leader più influenti secondo la rivista Fortune.
L’ultima visita di Lucano nel paese di cui è stato simbolo risale al 26 maggio scorso, giorno in cui all’ex sindaco era stato eccezionalmente permesso di recarsi al seggio per votare alle elezioni comunali, poi vinte da una lista civica vicina alla Lega. In quell’occasione Lucano aveva anche salutato per l’ultima volta il padre Roberto, 93 anni e da tempo malato di leucemia.

Le iniziative

Per permettere a Mimmo Lucano di far visita al padre, nei giorni scorsi ricoverato all’ospedale di Locri e dimesso dopo un trattamento durato dieci giorni, il Comitato Undici Giugno ha promosso un appello pubblico destinato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui si chiede un intervento deciso per “porre fine a questa mostruosità giuridica”.
Nelle ultime ore Lucano ha preso le distanze dall’iniziativa, dichiarando di non essere disposto a chiedere “elemosine” e che la malattia del padre non deve sembrare una scusa per rientrare a Riace, ma nel mentre si è mosso anche il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, che si è unito alla mobilitazione, dedicando alla vicenda un tweet di solidarietà.

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