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martedì, Feb 06

Mini Clubman, addio dopo 17 anni per far spazio all’elettrico



Da Wired.it :

Il modello Mini Clubman esce ufficialmente di produzione dopo 17 anni e la casa britannica dice addio alla versione station wagon che era stata introdotta sui mercati nel 2007 per garantire più spazio per i passeggeri e nel baule. Lo stabilimento Plant Oxford a Cowley nell’Oxfordshire (Regno Unito), che costruiva i modelli, sarà dedicato ora alla vettura che si può considerare l’erede di Clubman ovvero il crossover elettrico Aceman, oltre che alla Mini standard nelle versioni tre e cinque porte e alla cabriolet.

In quasi vent’anni di vita, la linea Mini Clubman è stata proposta in una grande varietà di powertrain e configurazioni, con versioni a benzina e gasolio e con personalizzazioni speciali da quella John Cooper Works fino a quella Principe di Galles. Dal cambio manuale si è poi passati all’automatico a sette e otto velocità, con la seconda generazione del 2015 che ha goduto di un restyling che ha abbandonato i singolari portelloni posteriori ribaltabili per l’accesso al baule. L’ultima versione portava a bordo un display da 8,8 pollici in plancia e tutte le connessioni senza fili di ultima generazione. Lo stabilimento di Cowley sarà gradualmente virato verso una produzione al 100% elettrica entro il 2030, grazie a un investimento di oltre 600 milioni di euro da parte di Bmw (proprietaria del brand Mini) e del governo del Regno Unito, con il budget che sarà speso soprattutto per il settore delle batterie e per quello delle carrozzerie.

Il crossover elettrico Mini Aceman

E così Mini Clubman seguirà lo stesso percorso della gloriosa Ford Fiesta, che è uscita di produzione per far spazio a un crossover elettrico. La casa americana punterà sul modello Explorer, mentre quella britannica su Aceman, che sarà dotata di cinque posti, quattro porte e dovrebbe misurare appena poco più di 4 metri di lunghezza. Il modello solo elettrico è ancora in parte sconosciuto, ma già si può anticipare come sarà ricco di tecnologia e sarà in grado di funzionare al meglio in condizioni di caldo o freddo estremi come confermato dai test preliminari in corso nei deserti e al Circolo Polare Artico.



[Fonte Wired.it]