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lunedì, Lug 24

Miss Italia: Federico Barbarossa, il ragazzo trans che ha trollato il concorso, è il nostro eroe



Da Wired.it :

Rikkie Valerie Kolle è la prima donna transgender a vincere il titolo di Miss Paesi Bassi. Dopo la sua incoronazione, Kolle ha annunciato che parteciperà Miss Universo e ha condiviso sul suo profilo Instagram un video messaggio in cui dice: “L’amore è amore, siate sempre chi volete essere”.

Interpellata sull’argomento durante la trasmissione Non stop news di radio Rtl 102.5, la patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani ha ribadito che il regolamento italiano non prevede la partecipazione di donne transgender: “Nel mio regolamento, al momento, non ho ancora aperto alle transgender, poiché ritengo che debbano essere nate donne. Quindi, finché andrà avanti il mio regolamento sarà così. E per ora non ritengo di cambiarlo”. Mirigliani ha poi aggiunto: “Le cose devono andare per gradi, lItalia è un paese delicato e particolare. Inoltre, al momento, solo due donne transgender hanno richiesto di partecipare a Miss Italia. Pertanto, il mio regolamento attuale non lo consente. La tradizione di un concorso che esiste da 84 anni ha una sua importanza, ma non ho nulla in contrario riguardo a chi decide di ammettere transgender a concorsi di bellezza, a patto che non sia strumentale”.

Federico, la richiesta di partecipazione e le reazioni

All’indomani delle dichiarazioni di Patrizia Mirigliani ha fatto il suo ingresso in questa storia l’eroe di cui non sapevamo di avere bisogno e che forse non ci meritiamo: si tratta di Federico Barbarossa, un ragazzo trans barese iscritto all’associazione barese Mixed Lgbtqia. Ed è proprio sulla pagina Instagram del collettivo Mixed che appare la foto di Federico sorridente accanto allo screenshot della mail che attestava la sua richiesta di partecipazione a Miss Italia.: “Quando ho sentito parlare dell’assurdo regolamento mi è venuto spontaneo! Sono stato assegnato al genere femminile alla nascita, ma mi sono sempre sentito un ragazzo” ha dichiarato Federico “Auspichiamo che il gesto susciti il clamore mediatico che serve per rimettere al centro questi temi. E che tante altre persone ‘donne alla nascita’ si iscrivano in massa al concorso per prendersi beffa di queste posizioni fuori dal tempo, al di sopra della legge italiana”. E in effetti dopo di lui altri ragazzi trans hanno seguito il suo esempio e si sono iscritti al concorso.

La reazione dell’organizzazione di Miss Italia non si è fatta attendere. Intervenendo a una trasmissione di Radio Capital, Patrizia Mirigliani ha mantenuto il punto: “C’erano state due richieste di donne transgender, non dirette a me ma ai miei agenti, che non sono state accolte perché il regolamento prevede, lo ripeto e lo ribadisco, la partecipazione di donne fin dalla nascita e questo è quanto. Il concorso è in corso, si stanno già svolgendo le selezioni nelle piazze ma, anche non fosse in corso, in questo momento non prevedo nessun cambiamento del regolamento.” E a chi le chiedeva il perché non si potesse cambiare il regolamento, Mirigliani ha risposto tirando in ballo il solito politicamente corretto con cui, a suo dire, si sta un po’ esagerando: “Miss Italia, sarà anacronistico ma va bene lo stesso – ha detto Mirigliani – parla alla ragazza della porta accanto di oggi che è quella che studia, che lavora, che ha degli interessi ed è quella cui il concorso chiede una naturalezza.” E al conduttore che le ha fatto notare che anche le donne trans possono rientrare in questa descrizione, Mirigliani ha risposto in maniera evasiva per poi aggiungere: “E le dico di più, per essere esaustiva al massimo: facciamo firmare alla Miss Italia eletta un impegno a non modificare la sua immagine a livello estetico per un anno. Se una ragazza viene eletta Miss Italia ed è fatta in un modo, poi decide di rifarsi il naso, la bocca e cambiarsi i connotati… Se le sembianze sono quelle non deve cambiarle per una anno, dopodiché farà quello che vorrà”. Insomma, la ragazza della porta accanto deve andarci piano con il filler altrimenti rischia lo scettro e la corona.

Nei mesi scorsi si è parlato di un ritorno di Miss Italia in Rai, una notizia che rientra nella decisione del governo di avere un servizio pubblico all’insegna dei valori della tradizione italiana (come se i programmi di cucina a tutte le ore e i corposi segmenti dedicati al Papa e alla chiesa cattolica non fossero sufficienti).

Non ci resta che congratularci con Federico Barbarossa e con il collettivo Mix per aver evidenziato con il sorriso tutti i limiti di un concorso che, oltre a essere anacronistico, è anche fiero di essere escludente.





[Fonte Wired.it]