da Hardware Upgrade :
Nella giornata di ieri abbiamo pubblicato le prime immagini rilasciate catturate dal rover Pragyan mentre compiva i primi metri sulla superficie della Luna. La missione indiana Chandrayaan-3 si sta svolgendo come da programma e sono stati rilasciati anche i primi risultati degli strumenti scientifici a bordo dei vari dispositivi, come ChaSTE che ha misurato la temperatura sia leggermente sopra che sotto la superficie lunare. Ora l’ISRO ha anche rilasciato i dati di LIBS (Laser-Induced Breakdown Spectroscopy) rilevati dal rover.
L’agenzia spaziale indiana sta continuando a informare gli appassionati su quanto sta accadendo sulla Luna (in una zona vicino al Polo Sud lunare). Conoscere composizione scientifica e temperature sarà particolarmente importante in quanto le future missioni umane avranno come obiettivo anche zone vicino a dov’è atterrato il lander Vikram. Conoscerne caratteristiche fisiche e chimiche sarà quindi importante per l’esplorazione e l’utilizzo di risorse in situ.
La missione Chandrayaan-3 e le fotografie al lander Vikram
Come abbiamo scritto in precedenza il rover Pragyan ha percorso alcuni metri sulla superficie della Luna dovendo anche effettuare una manovra per evitare un cratere che sarebbe stato potenzialmente pericoloso. Poche ore fa l’ISRO ha pubblicato due immagini attese, quella dove il rover mostra il lander Vikram che permette di verificare lo stato del dispositivo dopo il soft-landing e di come gli strumenti come ChaSTE e ILSA siano disposti sul suolo.
Le immagini hanno una qualità ridotta a causa dei sensori impiegati da Pragyan che dovrebbero avere una risoluzione di 1 MPixel e pensate più per il sistema di navigazione che per immortalare la bellezza della Luna. Del resto il sensore doveva resistere alle radiazioni che colpiscono la superficie del satellite naturale ed evitare di venire danneggiati e quindi rendere il rover della missione Chandrayaan-3 non utilizzabile.
Sempre nelle scorse ore sono stati pubblicati i primi dati dello strumento LIBS (Laser-Induced Breakdown Spectroscopy) che si trova a bordo del rover. Questo strumento consente di conoscere la composizione del suolo lunare e gli scienziati hanno mostrato come la zona esaminata avesse un alto contenuto di zolfo. In passato le analisi dall’orbita non aveva riscontrato questo elemento.
Le analisi di LIBS avvengono attraverso un laser che colpisce la superficie lunare creando un plasma. Lo spettro della luce prodotta dal plasma viene poi esaminata. Sempre nelle stesse analisi sono stati rilevati anche altri elementi come alluminio, calcio, ferro, cromo e titanio. Inoltre misurazioni successive hanno riscontrato manganese, silicio e ossigeno. Nuovi dati potrebbero essere pubblicati in futuro.
Dal direttore delle operazioni di ISRO è arrivata poi una (possibile) buona notizia. Secondo Shri M Srikanth quanto riportato in un’intervista sembra che la missione indiana Chandrayaan-3 potrebbe durare oltre i 14 giorni previsti. Infatti sappiamo che lander e rover vengono alimentati da pannelli solari e una volta che il Sole non illuminerà più la zona dell’atterraggio non ci sarà più modo di caricare le batterie.
Il rischio maggiore è per l’elettronica che subirà le conseguenze di una riduzione delle temperature fino a -203°C contro i circa 54°C che sono presenti attualmente. Il direttore delle operazioni ha dichiarato che i due dispositivi potrebbero resistere alla notte lunare e quindi risvegliarsi quando sarà tornata la luce. Questo potrebbe estendere la durata della missione oltre i 14 giorni previsti. I test eseguiti prima della partenza hanno dimostrato che questa eventualità è possibile ma non certa. Il lander ha una batteria con capacità di 62,5 Ah mentre il rover ha 10 Ah a disposizione.