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venerdì, Feb 10

Moldavia, giornata nera tra missile russo nello spazio aereo e dimissioni della premier



Da Wired.it :

Natalia Gavrilita, prima ministra della Moldavia, si è dimessa dal suo incarico dopo un anno e mezzo alla guida di un governo filoeuropeista. L’annuncio arriva a seguito della rivelazione, da parte dei servizi segreti moldavi, secondo cui la Russia starebbe agendo per destabilizzare il paese e dopo che alcuni missili diretti in Ucraina hanno attraversato lo spazio aereo dell’ex repubblica sovietica.

La Moldavia è lo stato più povero d’Europa, afflitto da una costante emigrazione che sta spopolando l’intero paese. Ma i problemi della piccola repubblica, abitata ormai solo da 2,5 milioni di persone, sono peggiorati ulteriormente da quando Mosca ha invaso l’Ucraina.

Le conseguenze della guerra

Gli attacchi russi contro le infrastrutture ucraine, che forniscono energia anche alla Moldavia, hanno causato frequenti interruzioni di corrente, l’impennata dell’inflazione ha peggiorato ancora la situazione economica degli abitanti e gli sforzi per spezzare la sua dipendenza dal gas russo hanno fatto aumentare i prezzi dell’energia.

Inoltre, lo spazio aereo del paese è stato attraversato più volte da missili russi diretti verso l’Ucraina, creando forti timori per la sicurezza della popolazione, di cui l’ultimo proprio il 9 febbraio 2023. Tutti questi fattori hanno fatto crescere un malcontento popolare, cavalcato e alimentato dal partito di opposizione filorusso capeggiato da Ilan Shor, in fuga dal paese per una frode bancaria da un miliardo di dollari e soggetto a sanzioni economiche da parte degli Stati Uniti.

Secondo quanto si legge su Reuters ed Euractiv, il Cremlino starebbe sponsorizzando Shor e sostenendo le proteste per destabilizzare il paese, così da ostacolare la sua procedura di ingresso nell’Unione europea. Negli ultimi anni, infatti, i cittadini moldavi hanno sostenuto la virata europeista del paese, eleggendo a presidente Maia Sandu, rifiutando il filorusso Igor Dodon, e come prima ministra Gavrilita.

La Transnistria

I rapporti con Mosca sono infatti testi da molti anni, in particolare a causa della Transnistria, una piccola regione filorussa di 250mila residenti che ha proclamato la sua indipendenza nel 1990, senza venire riconosciuta dalla comunità internazionale. Il governo de facto della regione ha provato a chiedere l’annessione alla Russia nel 2014, dopo la prima invasione dell’Ucraina, terminata con l’annessione della Crimea e l’inizio del conflitto in Donbass.

Da allora, la Russia ha usato questa zona come ponte strategico per influenzare la Moldavia, che non fa parte della Nato per la sua neutralità sancita dalla Costituzione, anche attraverso pesanti brogli elettorali. La sua posizione, schiacciata tra Romania e Ucraina, è in questo momento altamente strategica per Mosca e potrebbe assicurargli l’apertura di un nuovo fronte sud occidentale per l’invasione dell’Ucraina, mettendo in pericolo la tenuta della città portuale di Odessa, situata a pochi chilometri dal confine.



[Fonte Wired.it]