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Da Wired.it :

Una doppia narrazione scorre sui binari di passato – gli anni ’50 – e presente – il 2015: la prima segue la dottoressa e criptozoologa Keiko (Mari Yamamoto di Pachinko), il giornalista Bill Randa (Anders Holm di Single ma non troppo, versione giovanile del personaggio di John Goodman in Kong: Skull Island) e il soldato Lee Shaw (Wyatt Russell di Overlord) avventurarsi nella giungla a caccia di kaiju. Le loro azioni e scoperte daranno vita a Monarch, la “Cia di Godzilla”. Nel 2015, anno successivo all’attacco dei titani a San Francisco, denominato G-Day – l’insegnante Cate Randa (Anna Sawai di Pachinko), si reca a Tokyo per indagare sulla scomparsa del padre Hishiro (Takehiro Hira di Giri/Haji), scoprendo che questo aveva una seconda famiglia. Assieme al fratellastro Kentaro (Ren Watabe) e all’hacker May (Kiersey Clemons) si mettono alla ricerca di Hishiro, così imbattendosi in Shaw (Kurt Russell), praticamente tenuto prigioniero da Monarch.

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Se omettiamo le regolari, sebbene sparute, apparizioni di qualche mostro generalmente poco amichevole, la maggior parte degli episodi sono largamente umano-centrici. Quando qualche kaiju fa la sua comparsa, lo fa grazie a effetti speciali pazzeschi. Ogni mostro è visivamente – e orrendamente – affascinante, feroce e spaventoso, e ognuno una personalità specifica nei pochi minuti in cui concede la propria presenza, sia che si tratti del maestoso colosso Godzilla che di creature progettate per l’occasione. Il valore di produzione è altissimo; in generale, è ineccepibile tutto l’impianto tecnico, dall’ideazione e lo sviluppo dei mostri all’impressionante montaggio passando per le grandiosi scenografie che si susseguono grazie a una trama che porta i protagonisti in giro per il mondo tra splendide location di montagne e deserti, giungle e isole. Non capita spesso che lo spinoff televisivo di un franchise cinematografico sia più spettacolare dei film a cui è collegato, ma questo è il caso.



[Fonte Wired.it]