Il dispositivo non si limita a impressionare con il design e il display: anche sotto la scocca troviamo una dotazione da vero top di gamma. Il nuovo Snapdragon 8 Gen 3 Elite, con 16GB di RAM e una memoria interna da 512GB, garantisce prestazioni elevate in ogni contesto d’uso. Il sistema è sempre fluido, reattivo, rapido nell’apertura delle app e nel passaggio da una schermata all’altra. Anche durante le sessioni di gaming più intense, il display con refresh rate a 165Hz riesce a offrire un’esperienza visiva di altissimo livello, con animazioni fluide e comandi immediati. Dopo un utilizzo prolungato, si nota un leggero surriscaldamento, come naturale con questo tipo di processori spinti al massimo, ma non si tratta di nulla che comprometta l’esperienza quotidiana, che resta stabile e piacevole. Sul fronte software, il Razr 60 Ultra arriva con Android 15 preinstallato, proposto in una versione “pulita”, priva di bloatware e pubblicità invasive. L’interfaccia è semplice, curata e lineare, ma arricchita da interventi mirati di Motorola che la rendono più completa e personalizzabile. Tra le novità più interessanti c’è la nuova suite Moto AI, che introduce alcune funzionalità intelligenti pensate per migliorare la gestione quotidiana dello smartphone. Funzioni come:
- Catch Me Up, che crea un riassunto automatico delle notifiche perse, utile dopo una riunione, una giornata piena o un volo aereo;
- Pay Attention, in grado di attivare l’ascolto e il riconoscimento vocale contestuale in base all’ambiente e a quello che succede attorno a te;
- Remember This, una sorta di “memoria visiva” che salva contesti, schermate o audio che stai guardando o ascoltando, così da poterli ritrovare in un secondo momento.
Tutte queste funzioni si integrano senza appesantire l’esperienza: sono facili da attivare e disattivare, pensate per essere utili senza risultare invasive. Anche l’interazione con il display esterno beneficia dell’integrazione con l’intelligenza artificiale, adattando widget e scorciatoie in base all’orario, al luogo o alle abitudini dell’utente. Motorola promette tre anni di aggiornamenti Android e quattro anni di patch di sicurezza, un miglioramento rispetto al passato ma non ancora allineato con quanto richiesto dalle nuove normative europee, che spingono verso un supporto minimo di cinque anni per gli smartphone. È un punto su cui il produttore dovrà probabilmente intervenire nei prossimi mesi, anche per mantenere competitività in un mercato dove altri player stanno già adeguandosi agli standard imposti.
