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domenica, Apr 23

Mouse verticale, a cosa serve e dove trovare quello giusto per te



Da Wired.it :

Usare un mouse verticale al posto dei dispositivi classici può migliorare la vita di chi sta tutto il giorno e tutti i giorni davanti allo schermo del computer. Questi mouse sono infatti studiati con l’ergonomia al centro, e aiutano a rilassare muscoli e tendini del braccio innescando un effetto benefico a catena. Diminuire il carico di stress sul braccio migliora lo stato dell’intera muscolatura, il che ha un impatto benefico anche sulla postura assunta nelle ore passate alla scrivania. Il risultato: più concentrazione durante il lavoro, meno dolori alla fine del turno e più energie per godersi quel che resta della giornata.

Come funziona un mouse verticale ergonomico

Un mouse verticale si riconosce a prima vista proprio perché si sviluppa più in altezza che in larghezza e in lunghezza. Questa in effetti è la caratteristica principale di questi dispositivi, i quali possono essere afferrati mantenendo il palmo delle mani perpendicolare alla scrivania anziché essere manovrati dall’alto come i gadget più classici. Per il resto le due tipologie di gadget non hanno alcuna differenza. La tecnologia di puntamento è la stessa, basata su sensori ottici e raggi laser; quella di collegamento idem, divisa tra prodotti cablati e mouse wireless. Solo la disposizione dei tasti e della rotella cambia per venire incontro al diverso orientamento e permettere di navigare tra le applicazioni e nel sistema operativo con la stessa facilità.

A cosa serve il mouse verticale

Poter reggere il mouse in questo modo evita di dover sollevare il polso, e risparmia a muscoli e tendini la tensione costante alla quale vengono normalmente sottoposti ogni volta che si utilizza un dispositivo di tipo tradizionale. Non sono rari infatti dolori ai tendini e persino problemi di sindrome del tunnel carpale dopo un utilizzo prolungato dei mouse classici. I mouse verticali hanno una forma a “L” o a “V”, che permette di tenere il polso in una posizione neutra, senza doverlo piegare o estendere. Questo riduce la pressione sui nervi e sui tendini, evitando il dolore al polso o la sindrome del tunnel carpale.

D’altro canto, se ancora non è frequente imbattersi in un mouse verticale, i motivi sono molteplici. Innanzitutto si tratta di dispositivi più caratteristici dal punto di vista estetico, che difficilmente si mimetizzano sulla scrivania; la loro struttura li rende anche meno compatti, e dunque più complessi da trasportare in una borsa o in uno zaino; il fatto che debbano essere afferrati rende la maggior parte dei mouse verticali adatti solo a destrimani o mancini, mentre i modelli a doppia compatibilità sono una minoranza; infine, per abituarsi a usare un mouse verticale serve comunque del tempo.



[Fonte Wired.it]