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lunedì, Nov 15

Mtv Ema 2021: l’importanza dell’evento in una Budapest alla ricerca dell’inclusione



Da Wired.it :

Si è cominciato fin dal red carpet: a sfilare accanto a cantanti e il solito vario corteo di influencer c’erano anche Marton Pal e Adam Hanol. I due sono una coppia salita alla ribalta delle cronache nel novembre 2020 perché era finalmente riuscita a ottenere l’adozione di un bambino. In molti paesi europei la notizia non sarebbe rilevante, ma Marton e Adam vivono proprio in Ungheria: “Noi continuiamo a vivere una vita normale”, hanno detto a Wired, “ma continuiamo anche a lottare affinché nostro figli e tutti i bambini possano avere un futuro in cui essere completamente accettati. La famiglia è famiglia, qualsiasi forma abbia”. Molti ospiti e influencer invitati hanno sfilato con mascherine arcobaleno, mantelli colorati e persino una giacca con scritto “Orbán, Love Wins. La stessa conduttrice della serata, la rapper americana Saweete, ha aperto lo show dichiarando: “Dobbiamo rispettarci tutti a vicenda, non possiamo che stare anche questa sera al fianco della comunità lgbt“. 

Molti i performer della serata, dallo stesso Sheeran alla band Imagine Dragon, passando per l’infuocato Yung Blud, in un turbinio di esibizioni dal grande impatto produttivo. Ma a sancire un primato significativo è Kim Petras, la prima performance transgender a calcare il palco degli Mtv Ema che si è lanciata, fasciata in un costume di latex verde, in un set tropicale con due canzoni dalle allusioni sessuali neanche troppo velate: “Credo nella libertà di espressione e che la censura non faccia bene a nessuno, per questo ringrazio Mtv per aver difeso la diversità nel suo show”, ha detto Petras: “La musica ha proprio questa forza, quella di rompere le barriere“. Anche Olly Alexander, istrionico leader del gruppo inglese Years & Years (e di recente protagonista dell’ottima miniserie It’s a Sin), ha presentato il premio per il miglior video andato a Lil Nas X, dirompente rapper americano che ha fatto della sfida alla mascolinità tossica e alle etichette asfissianti il suo mantra: “È importante essere qui stasera per dimostrare che le persone queer esistono e non stanno in silenzio”, ci ha detto Alexander sul red carpet: “Sono contento anche stasera di indossare un vestito lungo e incarnare il mio essere gay”.

Non solo dichiarazioni e belle parole, comunque: Mtv ha rinnovato la sua collaborazione con All Out, associazione no profit che si occupa di uguaglianza a livello globale, nell’assegnare gli Mtv Ema Generation Change Awards, cinque riconoscimenti ad altrettanti giovani che stanno cambiando il mondo di domani: i riconoscimenti di quest’anno, introdotti da Drew Barrymore, sono andati a Amir Ashour, fondatore dell’associazione irachena IraQueer; Matthew Blaise, persona non-binaria che ha fondato in Nigeria l’associazione The Oasis Project; Sage Doland-Sandrino, di origini afro-cubane e transgender che ha fondato lo studio creativo Team Mag; Erika Hilton, la prima donna transgender e nera mai eletta al consiglio comunale di San Paolo e infine Viktória Radványi, membro del board femminista e antirazzista di Budapest Pride: “Questo premio va a tutte le mie sorelle e i miei fratelli LGBTQ+ là fuori”, ha detto Radványi ritirando il premio: “Dobbiamo farci sentire, organizzarci, andare a votare. I messaggi d’odio non vanno tollerati”.



[Fonte Wired.it]