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mercoledì, Nov 24

Nasa, è partita la missione Dart per deviare un asteroide



Da Wired.it :

Dart sta trasformando la fantascienza in fatti scientifici ed è una testimonianza della proattività e dell’innovazione della Nasa a beneficio di tutti“, ha affermato l’amministratore della Nasa Bill Nelson. “Oltre a tutti i modi in cui la Nasa studia il nostro universo e il nostro pianeta natale, stiamo anche lavorando per proteggere quella che è la nostra casa, e questo test aiuterà a capire quale sia un modo praticabile per proteggere il nostro pianeta da un pericoloso asteroide, se mai dovesse esserne scoperto uno diretto verso la Terra”.

Tiro al bersaglio

Dopo un lungo inseguimento, Dart si schianterà contro Dimorphos tra la fine di settembre e i primi di ottobre del 2022, nel momento in cui il sistema dei due asteroidi si troverà più vicino alla Terra, a circa 11 milioni di chilometri. Dart inizierà le operazioni di impatto in modo autonomo e la collisione dovrebbe avvenire a una velocità di 6 chilometri al secondo. Il tutto sarà documentato da Draco, che invierà immagini fino a poco prima dello schianto.

Avremo poi un’altra prospettiva dell’evento grazie a LiciaCube, un piccolo satellite dell’Agenzia spaziale italiana gestito dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) che verrà rilasciato una decina di giorni prima dell’impatto: si posizionerà vicino al sistema binario (ma a distanza di sicurezza) e immortalerà gli attimi prima e dopo l’impatto grazie alle sue due telecamere Leia (Liciacube Explorer Imaging for Asteroid) e Luke (Liciacube Unit Key Explorer).

La missione Dart segna l’inizio di un’era in cui si potrà evitare che asteroidi di media grandezza cadano sulla Terra – ha commentato Marco Tavani, presidente dell’Inaf -. Le informazioni di Dart saranno di fondamentale importanza per imparare a fronteggiare concretamente il rischio di impatti di corpi celesti pericolosi per la Terra. Inoltre, la strumentazione di Dart permetterà anche di studiare per la prima volta la superficie e la struttura di questo peculiare sistema binario. Sono davvero felice che l’Italia contribuisca in modo significativo a questa missione con il nano-satellite LiciaCube e con suo il team scientifico coordinato dall’Inaf. Le ricerche, le competenze e gli sviluppi tecnologici in ambito spaziale e astrofisico si dimostrano di importanza fondamentale per contribuire a preservare il nostro pianeta e il suo delicato sistema”.

Misurare il successo

Dalla Terra anche gli occhi di diversi telescopi saranno puntati su Dimorphos e Didymos: per valutare il successo della missione Dart, infatti, sarà necessario osservare il moto dei due asteroidi e rilevare le modifiche dell’orbita, misurando il tempo intercorso tra due cambiamenti dell’intensità della luce riflessa dai due corpi, indizio del passaggio di Dimorphos davanti e dietro Didymos. Per la Nasa la missione avrà avuto successo se l’orbita di Dimorphos verrà estesa di almeno 73 secondi, anche se ci si aspetta ben di più (fino a 20 minuti).

A distanza di qualche anno dall’impatto di Dart, la missione Hera dell’Agenzia spaziale europea (Esa) condurrà ulteriori osservazioni dei due asteroidi, focalizzandosi in particolare sul cratere lasciato dalla collisione di Dart e sulla valutazione della massa di Dimorphos.

Dart è uno degli aspetti del lavoro della Nasa per preparare la Terra se mai dovessimo trovarci di fronte al pericolo di asteroidi – ha precisato Lindley Johnson, ufficiale della difesa planetaria della Nasa -. Parallelamente a questo test, stiamo preparando la Near-Earth Object Surveyor Mission, un telescopio spaziale a infrarossi il cui lancio è previsto per la fine di questo decennio e progettato per accelerare la nostra capacità di scoprire e caratterizzare gli asteroidi e le comete potenzialmente pericolosi che arrivano entro 30 milioni di miglia (circa 48 milioni di chilometri, ndr) dell’orbita terrestre”.



[Fonte Wired.it]