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sabato, Ott 01

NASA Ingenuity completa il 33° volo su Marte nonostante un detrito impigliato a un supporto

da Hardware Upgrade :

Il drone marziano NASA Ingenuity continua a volare sul Pianeta Rosso e dopo il 32° volo è riuscito a completare anche il 33° volo a distanza di sette giorni (terrestri) portandolo a termine durante il sol 567. Per il piccolo elicottero nato come progetto dimostrativo mai tentato in precedenza prosegue quindi la serie di successi anche se non tutto è andato come previsto dagli ingegneri sulla Terra.

nasa ingenuity 33 volo

Le immagini della Navcam del 33° volo dove si può vedere, in alto a destra, il detrito

Per la prima volta il drone ha infatti dovuto sollevarsi in aria con un detrito della missione Mars 2020 impigliato a uno dei supporti inferiori. Si tratta ovviamente di un’eventualità possibile ma non così probabile eppure è accaduta dimostrando come il monitoraggio dei detriti delle missioni precedenti (in corso o terminate) è importante per salvaguardare i dispositivi ancora funzionanti. Come scritto, anche con questo corpo estraneo il volo è stato comunque completato.

NASA Ingenuity e il 33° volo con il detrito impigliato

Nelle scorse ore sono state scaricate attraverso il Deep Space Network le ultime immagini del drone marziano mostrando nelle fotografie scattate dalla Navcam (fotocamera a bassa risoluzione in bianco e nero che serve per la navigazione autonoma) un piccolo pezzo di tessuto impigliato in uno dei supporti inferiori che fungono da “zampe”.

nasa ingenuity

NASA Ingenuity ha comunque volato per 111 metri con una quota massima di 10 metri e a una velocità massima di 4,75 m/s (17,1 km/h) per un totale di 55,2″ spostandosi così dal campo volo W a quello X. Durante il 32° volo, senza quindi gli impedimenti del detrito, le prestazioni erano state sostanzialmente analoghe con una percorrenza di 94 metri, una quota massima di 10 metri, una velocità massima di 4,75 m/s e una durata complessiva di 55,3″.

nasa ingenuity mars 2020

Come scritto sul blog ufficiale, commentando le ultime fotografie, il detrito non era visibile durante le immagini del 32° volo mentre è comparso in quelle del 33° volo e questo potrebbe significare che sia stato spostato dal vento marziano nei giorni trascorsi tra i due voli (circa sette). Fortunatamente il piccolo pezzo di tessuto sintetico è caduto intorno alla metà del volo e quindi non ha rappresentato un problema, ma potenzialmente un rischio aggiuntivo. Come specificato dal JPL “tutta la telemetria del volo e le operazioni post-volo sono nominali e non mostrano alcuna indicazione di danni al veicolo”.

nasa ingenuity

Attualmente non è ancora chiaro da dove provenga quel particolare detrito (anche se è di origine umana). Alcune speculazioni iniziali, ma non ufficiali, farebbero pensare a un tessuto sintetico che faceva parte delle componenti utilizzate nell’Entry, Descent, and Landing (EDL). L’EDL è la fase di ingresso nella parte inferiore dell’atmosfera marziana prima dell’impiego della skycrane e comprende, lo sgancio delle coperture anteriore, posteriore e l’utilizzo di un paracadute. Alcune parti dell’EDL erano state fotografate nel corso del 26° volo (di aprile) e questo detrito potrebbe provenire proprio da quelle zone.



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