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mercoledì, Feb 08

NASA Ingenuity completa il 42° volo, si punta a risalire il delta del fiume prosciugato

da Hardware Upgrade :

Su Marte la “vita quotidiana” scorre segnata dagli spostamenti dei rover sulla sua superficie e dai voli del drone statunitense. Mentre Curiosity si è lasciato alle spalle un meteorite ferroso, Perseverance ha completato il deposito dei campioni di backup negli scorsi giorni e ora si appresta a risalire il delta. A precederlo, almeno in questa parte del viaggio, c’è NASA Ingenuity che può volare e iniziare a osservare cosa il rover si troverà sotto le ruote nelle prossime settimane/mesi.

Come sappiamo il drone non era previsto avesse una durata operativa così lunga e tutt’ora sembra in ottima salute garantendo, presumibilmente, ancora diversi voli accompagnando così il rover nell’esplorazione. Risalire il delta del fiume che un tempo riempiva il lago formatosi all’interno del cratere Jezero è importante in quanto lì si trovano rocce e zone che un tempo erano ricche d’acqua e dove la vita avrebbe potuto prosperare (in forma microbica). Nelle scorse ore il drone è riuscito a completare anche il 42° volo su Marte.

NASA Ingenuity ha completato il 42° volo

Secondo quanto riportato ufficialmente dal JPL, il drone marziano ha effettuato il 42° volo durante il 697° sol (ossia il 4 febbraio). Il movimento orizzontale è stato pari a 248 metri con una quota massima di 10 metri. La velocità al suolo è stata pari a 3 m/s mentre la durata complessiva è stata di 137,2″. Questo ha anche permesso di passare dal campo volo Beta a quello chiamato Gamma.

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L’account ufficiale del JPL su Twitter, dando la notizia del successo del volo di NASA Ingenuity ha voluto scherzare con il numero “42” che ricorda Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams scrivendo “42 = il significato della vita, dell’Universo e di tutto”. Nel post successivo è stato poi aggiunto che “la sua mappa di volo interattiva mostra Ingenuity che lascia il terreno relativamente pianeggiante dei suoi voli iniziali e si dirige verso il delta per assistere NASA Perseverance con la sua prossima campagna scientifica”.

Tra le curiosità, come spiegato in un’intervista a uno degli ingegneri, Ben Pipenberg, che ha lavorato al drone marziano (per il partner AeroVironment), bisogna pensare che lo sviluppo di NASA Ingenuity non è recente. Infatti la sua ideazione risale a un periodo compreso tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000. Il lavoro poi si arrestò per essere ripreso intorno al 2012 per proseguirne lo sviluppo e la costruzione vera e propria.

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Pipenberg ha poi aggiunto alcune informazioni su quelli che saranno i futuri droni utilizzati per la missione Mars Sample Return. Questi erano potenzialmente già previsti prima che i piani cambiassero. Sarebbero però stato un backup terziario dopo la consegna diretta da parte di Perseverance e un rover che sarebbe stato realizzato da ESA. Scartata quest’ultima ipotesi, si è passato ai droni simili a Ingenuity.

Pur mantenendo una struttura quasi identica avranno comunque alcune differenze. Per esempio la coppia di droni saranno dotati di ruote motorizzate e di un piccolo braccio robotico. La motivazione è legata al recupero delle provette dei campioni. Questo permetterà di far atterrare i droni a una distanza adeguata per il recupero senza però necessariamente avere una precisione di atterraggio estrema. Una volta nelle vicinanze della provetta si potrà utilizzare le ruote motorizzate per compiere gli ultimi spostamenti.

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