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venerdì, Dic 04

Natale, dpcm 3 dicembre: le faq su cosa si può fare e cosa no



Da Wired.it :

Dalle feste agli spostamenti tra regioni, dal rientro in Italia allo shopping, dallo sci alla riapertura delle scuole, ecco le principali indicazioni arrivate dal governo

visore-app-nataleFra il 2 e il 3 dicembre il governo Conte bis ha emanato due nuovi atti per la gestione della pandemia di Covid-19 durante il prossimo mese e le feste: un decreto legge con due articoli su tre dedicati al Natale e il dpcm del 3 dicembre, in vigore dal 4 dicembre fino al 15 gennaio 2021 (qui il riassunto di tutte le nuove misure). Come sottolineato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa, sarà cruciale limitare al massimo gli assembramenti di persone durante le festività per evitare che a una seconda ondata di coronavirus con il nuovo anno ne segua una terza.

Dopo settimane di attesa e numerose discussioni all’interno delle forze di governo, però, nei cittadini si è generata non poca confusione su quello che si potrà o non si potrà fare nel prossimo mese e mezzo. Ecco le risposte ai principali dubbi sulle regole in vigore nei giorni di festa a venire.

Si potrà andare a trovare parenti e amici durante le feste?

Non proprio. Almeno se abitano in un’altra regione: tra il 21 dicembre e il 6 gennaio saranno vietati tutti gli spostamenti fra una eegione e l’altra, a prescindere dal colore, salvo che per ritornare ai luoghi di residenza, domicilio o abitazione e per motivi di necessità, lavoro, studio o salute. Inoltre, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio saranno interdetti anche gli spostamenti fra Comuni della stessa regione. Vietato qualsiasi spostamento anche per recarsi nelle seconde case.

Tuttavia, non sono stati emanati divieti per quanto riguarda il numero di persone da tenere a tavola a casa propria durante le feste. La forte raccomandazione del governo, però, è quella di pranzare e cenare solo con i conviventi.

Inoltre, per chi ha parenti e amici in strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani (autosufficienti e non), “l’accesso di parenti e visitatori è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.

Il coprifuoco sarà ancora in vigore per Capodanno?

Sì, anzi sarà esteso. Mentre tutti gli altri giorni rimarrà confermato a livello nazionale il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino, nell’ultima notte del 2020 rimarrà in vigore fino alle 7 del mattino del 1 gennaio 2021.

Si potrà mangiare fuori durante le feste?

Questo dipende dal colore della regione in cui si risiede, perché bar e ristoranti sono aperti solo nelle zone gialle, a rischio moderato di contagio di Covid-19. In queste regioni i locali resteranno aperti dalle ore 5 alle 18 anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania. Come si legge nel testo del dpcm, “il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”.

Nelle zone arancioni e rosse, invece, i locali restano chiusi, salvo che per consegna d’asporto (attiva fino alle ore 22) e a domicilio. Inoltre, dalle ore 18 del 31 dicembre 2020 fino alle ore 7 del 1 gennaio 2021, è previsto a livello nazionale che negli alberghi i ristoranti siano chiusi e sia consentito solo il servizio in camera.

Si potrà fare shopping?

Sì. Dal 4 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021 sarà consentita l’apertura dei negozi al dettaglio fino alle ore 21, ma “nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali” (con l’eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole).

Cosa succede a chi arriva in Italia dall’estero?

Chi arriverà in Italia dall’estero tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 dovrà sottoporsi a quarantena obbligatoria. Inoltre, nello stesso periodo, tutte le crociere che partono (o fanno scalo) dalla nostra penisola saranno sospese.

Si potrà sciare?

No. Gli impianti sciistici rimarranno chiusi dal 4 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, anche se gli alberghi in montagna resteranno accessibili durante le feste (con consumazione in camera). Agli impianti, fino al 6 gennaio, potranno continuare ad accedere solo “gli atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali”.

Dal 7 gennaio 2021 saranno riammessi anche gli sciatori amatorialisolo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico”.

Si potrà andare a messa?

A quanto pare sì. L’accesso ai luoghi di culto avverrà “con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Si potrà tornare a scuola dopo le feste?

Sì, anche se non tutti. Dal 7 gennaio 2021, al 75% della popolazione studentesca” delle scuole superiori sarà consentito di recarsi in classe (l’altro 25% resta in didattica a distanza). In università torneranno inoltre lauree ed esami in presenza, oltre alle lezioni per le matricole del primo anno e alle attività dei laboratori.

Tuttavia, per il prossimo mese e mezzo, resta sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private, insieme a quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. Esclusi “i casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica”, ed esclusi anche tutti i concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della Protezione civile. Resta ferma la possibilità, per le commissioni, di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.

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[Fonte Wired.it]