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sabato, Dic 05

Negozi, 3 tecnologie che li aiutano a digitalizzarsi



Da Wired.it :

Dagli ordini su WhatsApp al traffico dall’online all’offline, ecco come alcune startup e aziende innovative reinventano l’attività delle botteghe e dei negozi fisici

Negozio (Pixabay)
(foto: Pixabay)

Nuovi metodi di pagamento, nuovi siti, nuove tecnologie per incuriosire il cliente. Ma anche modelli di business rinnovati, processi interni più snelli e digitalizzati. Se l’incertezza regna sovrana in questo periodo, il mondo del commercio ha dovuto attrezzarsi per rimanere competitivo. Molti retailer hanno trovato la forza per fare il grande e necessario passo: approdare online, iniziare a vendere su internet. Altri hanno cercato e adottato strategie puntuali per risultare più attrattivi. Spesso in tutti questi progetti sono state coinvolte startup innovative che offrono servizi per i negozi, in grado di aiutarli a mettere in campo più risorse per digitalizzarsi e irrobustire la presenza sul web.

D’altronde il 51% degli italiani che ha sperimentato gli acquisti online ritiene che i negozi tradizionali debbano utilizzare questo momento di emergenza per cambiare pelle in maniera permanente. A evidenziarlo è una recente ricerca di Netcomm, il consorzio italiano dell’ecommerce, che mette in risalto il ruolo ormai centrale dell’omnicanalità, di cui si parla da molti anni. Il consumatore oggi vuole un servizio di acquisto che abbatta le distanze tra mondo digitale e mondo fisico. Significa che cerca online risposte alle proprie domande, di qualsiasi tipo – dagli orari dei negozi, alle schede prodotto, alla disponibilità degli articoli – e solo dopo che ha un quadro chiaro, procede. Ovvero si reca nel punto vendita fisico per acquistare.

Portare in negozio i clienti

Informare correttamente l’utente e indirizzarlo verso il punto vendita più vicino dove il prodotto che sta cercando è presente, che sia un negozio diretto, un franchisee o un multimarca. RetailTune è una società nata tre anni fa da un’idea di Claudio Agazzi e si occupa di local digital marketing. Lavora con le aziende e il suo obiettivo è quello di portare traffico nei negozi, governare tutti i touchpoint digitali dei punti vendita e fornire informazioni dettagliate e aggiornate al cliente finale.

Grazie a una geolocalizzazione puntuale, RetailTune intercetta gli utenti in tempo reale, li ingaggia e li conduce al punto vendita più vicino, gestendo anche informazioni quali indirizzi, orari e numero di telefono per i contatti. Così viene facilitato il dialogo tra il negozio e il cliente e viene offerta un’esperienza d’acquisto alta, anche attraverso servizi di booking e concierge, prima e dopo aver varcato la soglia del negozio fisico.

Abbiamo attivato strumenti efficaci, che partono dalla geolocalizzazione, alla creazione della relazione con il punto vendita più vicino”, spiega Agazzi: “Questa relazione permette a sua volta di essere propositivi con tool come il reserve in store, back in store se il prodotto non è presente, e-store assistant per finalizzare una vendita attraverso una chat, WhatsApp o strumenti simili”.

RetailTune ha anche creato strumenti di ascolto. “Oggi siamo in grado di sapere quali sono i prodotti graditi da parte del pubblico di ogni punto di vendita. Sappiamo quale è la percentuale di successo nel caso un utente volesse comperare un determinato prodotto in uno specifico store. Sappiamo quanto sia capiente lo stock del punto vendita rispetto al gusto locale”, va avanti Agazzi.

La situazione di partenza del mercato è frammentata e pulviscolare. Ci sono marchi che vendono molto nei multimarca ma non comunicano all’utente quali siano questi store, spesso per paura della concorrenza. RetailTune sta cercando di mostrare invece ai suoi clienti come non costituiscano una minaccia. “Per questo abbiamo una novità per i prossimi mesi”, dice Agazzi: “Una soluzione per supportare il multimarca e aiutarlo a godere nella notorietà dei brand che ha in portafoglio”.

La seconda novità è “un nuovo indice in grado di misurare la potenzialità del singolo store rispetto alla notorietà del brand. Uno strumento fine che permetterà anche di misurare l’efficacia delle campagne di comunicazione, offline compreso”.

L’esperienza delle farmacie

Una piattaforma che abilita le farmacie a ricevere gli ordini direttamente su WhatsApp. Farmakom, società italiana specializzata nella creazione di e-store per farmacie e parafarmacie, ha sviluppato un sistema per la gestione e la vendita a distanza di articoli farmaceutici. Lo fa grazie a un accordo con LifeData, realtà innovativa attiva nel settore dell’intelligenza artificiale, che ha implementato la tecnologia alla base dell’idea.

Il sistema permette al cliente di prenotare i farmaci ma anche di accedere a una serie di servizi online che vengono offerti alle farmacie da Farmakom per facilitare l’accessibilità agli ecommerce. Per esempio con WhatsApp si possono avere informazioni sui prodotti in riassortimento, sugli sconti attivi e abilitare le notifiche per il ritiro in farmacia. Attraverso l’utilizzo della mappa di Google, cliccando sulla scheda della farmacia presente sul portale, il consumatore può inoltre cercare articoli, fare acquisti sull’ecommerce o prenotare un appuntamento per recarsi in sicurezza in farmacia.

Il servizio è utile anche per le realtà che ancora non possiedono un ecommerce, ma che vogliono comunque offrire alla propria clientela un servizio efficace, a cui accedere con facilità da uno smartphone.

Il mercato dell’intimo

Il mercato italiano dell’intimo ha un giro d’affari di 4,5 miliardi di euro, oltre 16 milioni di clienti fidelizzati e un potenziale di crescita di altri 10 milioni di utenti. Non riesce a raggiungerli perché sconta modelli di approccio al mercato che spesso non conoscono la digitalizzazione. Su oltre 8mila punti vendita attivi nel settore, il 90% non risulta informatizzato. La sola gestione analogica delle referenze in magazzino e dei flussi di vendita che  generano rimanenze pesano circa 1,6 volte i ricavi lordi annui.

Unyli è una piattaforma innovativa che accompagna i retailer in un percorso di digitalizzazione omincanale. Sviluppata da Retail capital, startup innovativa e marketplace europeo nel settore dell’intimo, conta a oggi 15 hub di prossimità in tutta Italia. Guida i negozi in un processo basato su tre punti cardine: digitalizzazione dei punti vendita fisici, riconversione dei negozi in ecommerce e sviluppo del delivery.

Attraverso algoritmi e machine learning offre un servizio su misura. Consente ai clienti di avere accesso a un sistema di riconversione digitale dei punti vendita già attivi, a un modello di ottimizzazione delle vendite e delle scorte di magazzino con l’utilizzo di nuove tecnologie gestionali. E al canale di vendita online, tramite il marketplace proprietario.

Lezioni formative online

Tra pochi giorni Netcomm presenta “Porta il tuo negozio online”, un’iniziativa per aiutare i commercianti ad avvicinarsi ai canali digitali di vendita e creare nuove opportunità di business. Si tratta di un’iniziativa nata all’interno del progetto di Solidarietà digitale “Vicini e connessi” del ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, a cui hanno aderito, tra gli altri, anche Facebook e Google. Il consorzio Netcomm offrirà gratuitamente agli esercenti semplici pillole formative e linee guida su come aprire e gestire un negozio online. In un periodo importante per il commercio come quello natalizio, questo potrebbe essere un supporto concreto per i commercianti e gli artigiani italiani per raggiungere i loro clienti, vicini e lontani.

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[Fonte Wired.it]