Le ricerche più innovative nell’ambito delle onde gravitazionali hanno portato alla luce il funzionamento di uno dei primi computer analogici mai creati: la macchina di Anticitera. Questo sofisticato calcolatore astronomico in bronzo, costruito dagli antichi Greci per previsioni astrologiche, è stato oggetto di uno studio condotto dagli astronomi di Glasgow e pubblicato su Horological Journal.
Il mistero attorno alla macchina di Anticitera, ritrovata in un relitto romano nel 1901, continua a sfidare gli studiosi. Solo un terzo della macchina è stato recuperato, frammentato in 82 pezzi, ma grazie agli avanzamenti tecnologici del 2020 è stato possibile analizzare dettagli fino ad allora sconosciuti.
Utilizzando tecniche statistiche simili a quelle impiegate per le onde gravitazionali, gli astronomi di Glasgow hanno scoperto che la ruota del meccanismo probabilmente conteneva 354 o 355 fori, posizionati con precisione millimetrica. Questi risultati suggeriscono che la macchina di Anticitera era utilizzata per calcolare il calendario lunare, confermando così la sua importanza nell’antica astronomia.
Questo studio apre nuove prospettive sulla comprensione di uno dei più grandi enigmi dell’antichità e dimostra come la moderna tecnologia possa illuminare anche i segreti degli antichi.