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sabato, Mag 27

Neuralink di Elon Musk può sperimentare i suoi chip sugli esseri umani | Wired Italia



Da Wired.it :

Neuralink ha dichiarato di aver ricevuto il via libera per sperimentare i suoi impianti cerebrali sugli esseri umani. Con un post Twitter, la compagnia di Elon Musk ha annunciato quello che sembra essere uno storico cambio di rotta della Food and drug administration (Fda), l’ente per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici degli Stati Uniti, che aveva negato l’autorizzazione per la terza volta solo a marzo 2023.

“Siamo entusiasti di annunciare di aver ricevuto l’approvazione della Fda per avviare il nostro primo test clinico sugli esseri umani”, si legge sul profilo Twitter di Neuralink, che ha però sottolineato come il reclutamento dei volontari umani per la sperimentazione non sia ancora stato aperto e promettendo di condividere informazioni a riguardo molto presto.

L’annuncio di Neuralink ha lasciato tutti di sorpresa, visti i continui rifiuti ricevuti finora e le dichiarazioni precedenti della Fda in merito. L’agenzia aveva infatti sollevato diversi dubbi relativi a possibili rischi per la salute umana legati alla sperimentazione.

Tra questi il pericolo di avvelenamento dovuto all’uso di batterie al litio nei dispositivi destinati a essere inseriti nel cervello, la possibilità che i fili dell’impianto possano spostarsi e compromettere l’attività cerebrale o le difficoltà riscontrate nella rimozione dei chip senza danneggiare il tessuto cerebrale.

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In più, nel 2022, l’azienda è finita sotto indagine federale per potenziali violazioni dell’Animal welfare act, che regola il modo in cui i ricercatori devono trattare gli animali usati come cavie. Secondo le accuse, durante le sue sperimentazioni Neuralink avrebbe causato la morte di un numero eccessivo di animali, circa 1.500, tra pecore, maiali e scimmie, a partire dal 2018.

Mentre a febbraio 2023, il ministero dei Trasporti degli Stati Uniti ha aperto un’altra indagine contro l’azienda di Musk, per aver gestito in maniera pericolosa diversi agenti patogeni, durante una collaborazione con l’università della California. Insomma, un lungo elenco di motivi per pensarci bene prima di proporsi come cavia umana dei chip cerebrali di Neuralink.

Nonostante sul sito della Fda non sia ancora stata riportata ufficialmente alcuna comunicazione relativa al via libera dato a Neuralink, il cambio di passo potrebbe essere dipeso dalla recente collaborazione tra l’azienda e il Barrow neurological institute di Phoenix, in Arizona, centro pionieristico per la sperimentazione di impianti cerebrali negli esseri umani.





[Fonte Wired.it]