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venerdì, Feb 16

New York, perché ha denunciato i social



Da Wired.it :

La città di New York ha aperto una causa contro TikTok, Facebook, Instagram, YouTube e Snapchat ritenendoli responsabili di aver peggiorato la salute mentale di minori e adolescenti. Depressione, ansia e disturbi dell’apprendimento sono tra gli effetti principali riscontrati tra i più giovani a causa della dipendenza creata dai social media, a cui, secondo l’accusa, faticano a sottrarsi per colpa degli stessi algoritmi che fanno funzionare le piattaforme.

La denuncia insiste proprio sull’intenzionalità delle aziende nel progettare i social per manipolare e rendere dipendenti i minori e gli adolescenti. Questo accadrebbe attraverso l’uso di algoritmi per generare contenuti che trattengono gli utenti a lungo sulle piattaforme e ne “incoraggiano l’uso compulsivo”, meccaniche “simili al gioco d’azzardo” che creano il desiderio “di like e cuori” e il bombardamento di flussi continui e personalizzati di contenuti e pubblicità.

Inoltre le piattaforme manipolerebbero gli utenti attraverso “la reciprocità”, cioè quella spinta che ci fa sentire obbligati a rispondere a un’azione positiva con un’altra azione positiva. Secondo l’accusa, la reciprocità sarebbe una forza sociale particolarmente intensa tra gli adolescenti, che i social sfruttano dicendo al mittente quando un messaggio è stato visto o avvertendo quando viene consegnato, incoraggiando quindi le persone a tornare continuamente sulle piattaforme, perpetuando le interazioni online e le risposte immediate.

I più giovani sarebbero “particolarmente soggetti” a questi meccanismi, non avendo ancora completato lo sviluppo del proprio cervello, e anche se “un terzo delle persone tra 13 e i 17 anni riferisce di usare i social quasi costantemente e ammette che sia troppo”, secondo un sondaggio svolto nello stato di New York, più della metà di loro riferisce di “avere grandi difficoltà nel ridurre l’uso dei social”.

L’azione legale chiede quindi che la condotta delle aziende dietro alle piattaforme social, cioè Google, Meta, ByteDance e Snap, sia dichiarata un problema collettivo da eliminare e che queste paghino un grosso risarcimento in denaro ancora non quantificato. La città di New York spende ogni anno più di 100 milioni di dollari in programmi e servizi dedicati alla salute mentale dei più giovani, fornendo consulenza per ansia o depressione e sviluppare programmi sugli effetti dei social e su come evitare la dipendenza.



[Fonte Wired.it]