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New York, tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni a sindaco del 4 novembre

by | Nov 3, 2025 | Tecnologia


Domani la città di New York sceglie il suo sindaco. Le elezioni della città più popolosa degli Stati Uniti si terranno martedì 4 novembre 2025 in una competizione che ha assunto toni particolarmente aspri negli ultimi mesi. La sfida vede tre candidati: Zohran Mamdani, 34 anni, membro dell’Assemblea statale e candidato del Partito democratico; Andrew Cuomo, 67 anni, ex governatore dello stato di New York, che ha perso le primarie democratiche contro Mamdani ma ha deciso comunque di correre come indipendente; e Curtis Sliwa, 71 anni, attivista del Partito repubblicano. Secondo l’ultima rilevazione del Marist College, condotta tra il 24 e il 28 ottobre, Mamdani è nettamente in vantaggio con il 48% delle preferenze, seguito da Cuomo al 32% e da Sliwa al 16%. Il voto anticipato, conclusosi domenica 2 novembre, ha visto la partecipazione di oltre 735.000 elettori, più del doppio rispetto alle primarie del 2021, segno che l’interesse per la tornata elettorale è particolarmente elevato.

Come funzionano le elezioni e perché sono così importanti

Il sistema elettorale di New York per scegliere il sindaco prevede che i cittadini esprimano la loro preferenza in un turno unico senza ballottaggio, diversamente da quanto accade in molte città italiane. I seggi rimarranno aperti domani dalle 6 del mattino alle 21, orario locale, nei circa 1.200 seggi distribuiti nei cinque distretti della metropoli: Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island. Il sindaco di New York viene eletto ogni quattro anni e può servire al massimo due mandati consecutivi, limite introdotto dopo che il sindaco Michael Bloomberg (fondatore dell’omonima agenzia stampa finanziaria), aveva fatto modificare temporaneamente la legge per potersi candidare per un terzo mandato nel 2009. La competizione per la carica di sindaco di New York attira sempre un’attenzione nazionale e internazionale notevole, poiché la città rappresenta il principale centro finanziario degli Stati Uniti e una delle metropoli più influenti al mondo. Il primo cittadino della metropoli governa una città di oltre 8 milioni di abitanti, gestisce un bilancio annuale di circa 100 miliardi di dollari e ha responsabilità che spaziano dalla sicurezza pubblica ai trasporti, dall’istruzione all’edilizia popolare.

Zohran Mamdani, il favorito nei sondaggi

Zohran Mamdani, membro dell’Assemblea statale per il 36esimo distretto nel Queens dal 2021, rappresenta il volto nuovo della politica progressista americana. Nato in Uganda da genitori indiani, trasferitosi a Manhattan all’età di 7 anni, Mamdani si definisce socialista democratico e ha costruito la sua campagna su promesse di accessibilità economica per rispondere al costo della vita nella metropoli. Il suo programma prevede il congelamento degli affitti per oltre due milioni di inquilini soggetti a regolamentazione, l’eliminazione delle tariffe per viaggiare sugli autobus, asili gratuiti e accesso gratuito alla City University of New York (Cuny), università pubblica della città. Per finanziare queste misure, propone aumenti delle tasse per le corporation e per i residenti con redditi superiori a un milione di dollari annui. “Questa è una città che deve essere accessibile per le persone che la costruiscono ogni giorno. La nostra attenzione si è concentrata esattamente su questo”, ha sintetizzato il candidato a pochi giorni dal voto in una intervista di Nbc news.

La sua campagna ha beneficiato del sostegno della Democratic socialists of america (Dsa), movimento dei socialisti democratici che conta migliaia di volontari, e di figure nazionali come la rappresentante Alexandria Ocasio-Cortez e il senatore Bernie Sanders. Durante un comizio al Forest Hills Stadium nel Queens domenica 26 ottobre, oltre diecimila persone hanno partecipato all’evento sotto lo slogan New York Is Not For Sale. Se eletto, Mamdani diventerebbe il primo sindaco musulmano, il primo nato in Africa e il primo di origine sud-asiatica nella storia di New York.

Il candidato democratico ha utilizzato i social media in modo innovativo, pubblicando video sulla vita quotidiana dei lavoratori della metropoli. Tuttavia, le sue proposte hanno sollevato preoccupazioni tra elettori moderati e conservatori, in particolare riguardo alla fattibilità economica dei programmi e alle riforme della polizia che propone. La governatrice dello stato di New York Kathy Hochul, pur avendo endorsato Mamdani, ha già dichiarato che eventuali modifiche alla tassazione della città richiederebbero l’approvazione dell’Assemblea statale e che aumenti delle tasse sarebbero quindi difficili da ottenere. Inoltre, il sindaco non dispone di autorità legale diretta per congelare gli affitti, anche se può esercitare un’influenza sul Rent guidelines board, l’ente indipendente incaricato di stabilire i livelli dei canoni regolamentati.

Andrew Cuomo, il moderato indipendente

Andrew Cuomo, governatore dello stato di New York dal 2011 al 2021, tenta un ritorno sulla scena politica dopo le dimissioni da governatore nell’agosto 2021 in seguito a un’indagine che aveva accertato molestie sessuali nei confronti di undici donne, tra cui diverse dipendenti statali. L’ex governatore ha sempre respinto le accuse. Nella corsa a sindaco, si presenta come candidato moderato e di esperienza, attaccando Mamdani — contro cui aveva perso le primarie per il Partito Democratico — e descrivendolo come un idealista che promette l’impossibile. La campagna di Cuomo ha ricevuto finanziamenti sostanziali da imprenditori facoltosi, tra cui l’ex sindaco Michael Bloomberg, che ha donato complessivamente 9,5 milioni di dollari. Il comitato di Cuomo aveva accumulato 25 milioni di dollari al momento delle primarie democratiche, cifra record per una campagna elettorale per sindaco nella storia di New York. Nonostante le risorse finanziarie ingenti, Cuomo ha sostenuto cheL’estremismo di estrema sinistra non è un correttivo all’estrema destra di Trump. È uno specchio. Trump e Mamdani condividono la stessa tattica: infiammare e polarizzare”, accusandolo di puntare a distruggere lo stesso Partito a livello nazionale. Gli ultimi giorni di campagna sono stati caratterizzati da attacchi particolarmente aspri. Cuomo ha fatto riferimenti alla fede musulmana di Mamdani durante un’intervista radiofonica giovedì 31 ottobre, quando ha riso mentre il conduttore radiofonico Sid Rosenberg chiamava Mamdani “terrorista”. Mamdani, musulmano sciita che aveva nove anni l’11 settembre 2001, ha definito i commenti di Cuomo islamofobici e disgustosi.

Curtis Sliwa, l’outsider repubblicano

Curtis Sliwa, candidato repubblicano e fondatore dei Guardian Angels nel 1979, organizzazione di volontari riconoscibile per i berretti rossi impegnati nel pattugliamento delle strade, ha condotto una campagna focalizzata sulla sicurezza pubblica. Sliwa aveva già corso senza successo nel 2021 ottenendo solo il 27,8% dei voti contro il 66,9% di Adams, attuale sindaco. In questa nuova tornata elettorale, Sliwa si propone come un’alternativa all’ala trumpiana del Partito repubblicano. Per marcare questa distanza, ha addirittura abbandonato il celebre berretto rosso dei Guardian Angels, simbolo che avrebbe potuto essere associato al movimento MAGA. Il suo obiettivo è presentarsi come una figura autonoma, focalizzata su soluzioni concrete per i problemi della città piuttosto che su ideologie nazionali. Tuttavia, i sondaggi lo collocano tra il 13% e il 16%, rendendo improbabile una vittoria in una città storicamente democratica, dove l’ultimo sindaco repubblicano, Rudy Giuliani, fu eletto nel 1993.

Anche l’attuale sindaco Eric Adams comparirà sulla scheda elettorale, nonostante si sia ritirato dalla corsa domenica 28 settembre 2025. Democratico in carica dal gennaio 2022, Adams aveva attraversato mesi difficili dopo un’indagine per presunte irregolarità nella campagna elettorale il che lo aveva sfavorito nel reperire fondi pubblici per la corsa. Il suo nome rimarrà comunque sulla scheda, perché il ritiro è avvenuto dopo la scadenza prevista per la rimozione.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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