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‘Niente social per gli under 14’, causa contro Meta e TikTok – Web & Social

da | Ott 9, 2025 | Tecnologia


Azione Legale contro Meta e TikTok: Richieste per la Protezione dei Minori

Un’azione legale contro Meta e TikTok è stata avviata a Milano dallo studio legale torinese ‘Ambrogio & Commodo’ per conto del Moige e di un gruppo di genitori. La prima udienza è in programma per il 26 febbraio 2026. L’obiettivo principale di questa azione è quello di tutelare i minori dagli effetti potenzialmente dannosi dei social media.

Richieste Chiave

Le richieste contenute in questa azione legale includono:

  • Il divieto di accesso ai social media per i minori di 14 anni, in linea con la normativa dell’Unione Europea che già lo vieta.
  • L’eliminazione dei sistemi che creano dipendenza, come la manipolazione algoritmica e lo scroll infinito, che possono contribuire a un uso eccessivo e problematico dei social media.
  • Un’informazione chiaro, corretta e diffusa sui pericoli derivanti dall’abuso dei social media, in modo che gli utenti, specialmente i più giovani, siano consapevoli dei potenziali rischi per la loro salute mentale e fisica.

I Pericoli dell’Esposizione Digitale

I ricorrenti, supportati da specialisti in neuropsichiatria, affermano che esiste una correlazione diretta fra l’esposizione digitale eccessiva o insufficiente e vari disturbi, fra cui:

  • Perdita del sonno
  • Calo del rendimento scolastico
  • Depressione
  • Difficoltà nelle relazioni interpersonali
  • Difficoltà nella gestione delle emozioni

Questi disturbi sono documentati nella letteratura scientifica e sottolineano l’importanza di un uso consapevole e responsabile dei social media, specialmente tra i giovanissimi.

Il Numero degli Utenti in Italia

Secondo le informazioni fornite, Meta e TikTok in Italia contano circa 90 milioni di utenze, di cui tre milioni riconducibili a minori. Questo numero sottolinea la portata del problema e l’importanza di azioni concrete per proteggere i minori dagli effetti negativi dei social media.

L’avvocato Stefano Commodo ha sottolineato che “i social non sono baby sitter” e possono provocare danni gravissimi, richiamando l’attenzione sulla necessità che i genitori e la società nel suo complesso si rendano conto dei rischi associati all’uso dei social media tra i minori.

Riproduzione riservata © Copyright

Written By Flavio Perrone

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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