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mercoledì, Feb 08

Nike Invincible 3, la scarpa da running reattiva e comoda grazie alla tecnologia



Da Wired.it :

Questione di feeling…” cantavano Cocciante e Mina anni fa. In pieno periodo Sanremese, la strofa sembra adattarsi anche al running grazie alla Nike Invincible 3 (189,99 euro). La terza versione della scarpa del colosso americano dello sport è ammortizzata e comoda, ma al contempo rimane reattiva e offre una sensazione quasi  “elastica”, permette di mantenere il contatto con il terreno e consente una meccanica di corsa fluida, senza l’eccessiva stabilità dei modelli con pari caratteristiche di confort.

Il prodigio è possibile grazie alla tecnologia, in particolare il merito è della schiuma ZoomX introdotta e utilizzata in passato da Nike per la Vaporfly dei top runner e ora incorporata in un modello versatile e adatto a un pubblico più ampio. L’intersuola delle Invincible 3 dotata di ZoomX ha un ingombro notevole, anche dal punto di vista estetico, ma questo non incide sul movimento, grazie anche alla forma arrotondata a cui da tempo ormai ci ha abituato il design delle scarpe da corsa.

La classica tomaia in Flyknit di Nike, comoda e traspirante

Photographer: Alberto Feltrin

Rispetto alla Vaporfly, la Invincible 3 è pensata come un modello adatto a tutti i tipi di runner, sopratutto per gli allenamenti. In generale, grazie al maggior tasso tecnico delle scarpe da corsa negli ultimi anni, la comodità è sempre più richiesta ed è diventata irrinunciabile anche per gli atleti professionisti un tempo abituati a calzature molto più rigide. 

La scarpa non è più solo un accessorio, ma nell’ultimo periodo anche un vero e proprio strumento che cambia le prestazioni e il tipo d’allenamento, ora è necessario andare a lavorare più sulla forza per ottenere il meglio” spiega Andrea Ceccarelli coach di due stelle del running italiano come Gaia Sabbatini e Federica Del Buono, anche loro presenti alla presentazione delle Invincible 3. L’innovazione in questo ambito ha una rilevanza sia per gli amatori sia per gli atleti top, “da due anni a questa parte ho subito meno infortuni grazie all’utilizzo di scarpe più ammortizzate e reattive”, racconta Del Buono, “alle mie scarpe d’allenamento chiedo di essere protettive e performanti allo stesso tempo. Ho bisogno di calzature che non ammoscino la mia corsa, anche reattive, altrimenti vado a forzare alcuni distretti muscolari e corro male”.

Le promesse di comodità e reattività, in base a una nostra prima impressione grazie a un paio d’allenamenti con il nuovo modello dell’azienda di Portland, sono rispettate. La sensazione è quella di correre su delle soffici bolle, comodità anche per i runner con una pianta del piede piuttosto larga o abituati a modelli con una calzata non troppo invadente. Stando alle indicazioni dell’azienda, la nuova Invincible 3 riesce a dare il meglio dopo un certo periodo d’utilizzo, quando la schiuma è diventata leggermente più morbida. A nostro parere, la reattività è ottima fino a ritmi medi, poi cala leggermente, ma è un compromesso più che accettabile. Strana, ma efficace la calzata nel tallone. 

Da capire la durata generale della scarpa, se l’elevato tasso d’innovazione non l’ha resa troppo fragile, considerato anche il costo leggermente superiore alla media, ma giustificato dalle componenti. Confortevole e traspirante la tomaia in Flyknit, il modello ha un peso totale di 310 grammi (buono, ma non da record), l’intersuola è spessa 40 mm nel posteriore, 31 nell’anteriore e vanta un drop 9 mm. 



[Fonte Wired.it]