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mercoledì, Gen 29

Nike React Infinity Run, la prova della scarpa che protegge dagli infortuni


Primi chilometri di test a Monaco di Baviera per le scarpe da running appena ideate dal colosso americano

Monaco di Baviera (Germania) – «Vogliamo aiutare tutti i runner, che siano amatori o professionisti, a esprimere il loro potenziale senza più incorrere in infortuni. Le Nike React Infinity Run sono un ulteriore, importante passo in questa direzione». Kylee Barton, senior director della divisione Running Footwear per Nike, parla ai giornalisti da un palco allestito nei locali della Haus der Kunst di Monaco di Baviera: in mano ha l’ultima scarpa da corsa creata dall’azienda americana che avevamo già annunciato lo scorso novembre, ma che ora abbiamo potuto finalmente provare su strada. Anzi su asfalto, cemento, sterrato e fango, per 5 chilometri di corsa lungo le vie e nei parchi di una capitale bavarese fredda, ma insolitamente assolata.

«Siamo ricercatori e, come tali, crediamo nel potenziale della scienza per rivoluzionare i nostri prodotti e la corsa stessa – spiega Matthew Nurse, vice presidente del Nike Sport Research Lab, sul palco insieme alla Barton – Il nostro obiettivo è farvi correre quanto volete, come volete e dove volete senza farvi male. E’ il traguardo alla fine di un viaggio appena iniziato e ancora lungo, ma siamo nella giusta direzione».

Mentre Nurse parla, mi torna alla mente la sensazione di comfort provata poche ore prima mentre indossavo le React Infinity Run per la prima volta. Era bastato tirare un po’ per superare la resistenza elastica del tessuto Flyknit, e subito la scarpa aveva avvolto il piede dando una sensazione allo stesso tempo di comodità e solidità, facendomi venire voglia di scendere in strada e iniziare subito a correre per provarle, nonostante in questo periodo abbia qualche “acciacco” al mio attivo. Non deve essere un caso: le React Infinity Run nascono innanzitutto dall’ascolto delle esigenze degli atleti, che più di ogni altra cosa – ci svelano i manager Nike – «vogliono scarpe da corsa con un’ammortizzazione efficiente, comode e protettive».

E poi sono figlie anche di una nuova evidenza scientifica: «Per decenni abbiamo sviluppato tecnologie di controllo del movimento con cui ridurre l’eccessiva pronazione in fase di rullata del piede – spiega infatti Nurse – perché credevamo che questa fosse una delle principali cause di infortuni. Nel tempo i nostri studi ci hanno tuttavia rivelato che, per quanto le nostre soluzioni fossero efficaci, la diffusione del motion control non ha diminuito il numero di infortuni. Così abbiamo capito che dovevamo cambiare approccio».

È da qui che nasce in Nike un nuovo modo di pensare, progettare e costruire le scarpe da running, dove si punta a creare una scarpa “universale” adatta a tutti, dall’amatore all’atleta professionista. Una strategia che già nel 2018 aveva dato i suoi primi frutti con la nascita delle Epic React, realizzate con l’omonima schiuma innovativa creata Nike, e che oggi si evolve ancora con le React Infinity Run sono solide e proteggono dai colpi sempre grazie all’uso della schiuma React, allo stesso tempo morbida e durevole. Di nuova concezione è poi anche l’ampia base di appoggio della suola che – per usare le parole di Nurse – i tecnici Nike hanno «allargato fino a quanto è stato possibile», dotata di sistema antiscivolo e che, come abbiamo sperimentato su strada, conferisce stabilità di appoggio in ogni condizione, anche nei cambi di direzione o di velocità repentini, senza tuttavia ostacolare la rullata del piede. Merito della caratteristica forma a dondolo della suola.

Certo, cinque chilometri di corsa sono pochi per dare un giudizio definitivo su un paio di scarpe costate anni di sviluppo, ma il primo impatto è sicuramente positivo: sia variando la velocità con accelerazioni e decelerazioni, sia affrontando salite e discese rese scivolose dalla pioggia del giorno prima, l’appoggio è sempre sicuro e morbido grazie alla generosa intersuola in React e alla conchiglia, resa più efficace nel contenere il piede.  Per il resto dobbiamo affidarci ai numeri dello studio condotto da Nike insieme con la British Columbia Sports Medicine Research Foundation, che ha testato React Infinity Run per un periodo di 12 settimane grazie alla collaborazione di 226 runner professionisti.

Nel corso dell’esperimento, guidato dal dottor Michael Ryan, il 50 per cento degli atleti si è allenato indossando le nuove calzature oggetto della nostra prova, mentre l’altro 50 ha corso utilizzando le Nike Structure 22, per evidenziare eventuali differenze nel modo in cui si manifestavano gli infortuni. I runner si sono allenati per correre la mezza maratona, seguendo un programma che puntava ad aumentarne sia la resistenza sia la velocità: alla fine dei test, chi indossava le Nike React Infinity ha fatto registrare una percentuale di infortuni totale inferiore del 52 cento a chi invece aveva le Structure. Un dato incoraggiante, che conferma come il “viaggio” Nike verso l’obiettivo “zero injuries” siamo cominciato nella maniera giusta.

Già disponibili sul sito Nike al prezzo di 161 euro, le React Infinity Run saranno disponibili anche negli store a partire da domani.

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