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mercoledì, Dic 04

Nio Es8: la nostra prova della Tesla cinese


Il suv elettrico ha tanta intelligenza artificiale a bordo e servizi esclusivi

Basta una breve passeggiata per le strade di una qualsiasi città cinese anche di medie dimensioni per rendersi conto della diffusione delle vetture elettriche e ibride. D’altra parte si riconoscono facilmente per via della targa di colore verde in contrapposizione a quella blu delle auto a combustibile fossile.

Oltre alle popolarissime Tesla – che proprio in terra cinese possono contare sulla recente Gigafactory 3 presso Shanghai – si staglia una nutrita truppa di marche locali caratterizzate da un costo più accessibile, ma anche da prestazioni meno stuzzicanti in quanto a autonomia e tecnologia a bordo. Ma nessuna può meritare la stessa attenzione di Weilan ossia “Cieli azzurri imminenti” altrimenti nota ufficialmente come Nio.

(Gli interni dei sedili frontali)

Abbiamo avuto modo di provare per un giorno intero Nio Es8 ossia il gigantesco suv elettrico che si accompagna alla versione leggermente più economica, meno potente e più compatta (ma non troppo) chiamata Es6. Il modello Es9 è invece una supercar elettrica dalle altissime prestazioni, in grado per esempio di spazzare il record di categoria del Nürburgring.

La scheda tecnica di Nio Es8 conta su due propulsori elettrici identici, uno sul fronte e uno sul retro, da 240 kW con 321,8 cavalli e coppia di 420 Nm / 42,8 kgm per una trazione integrale. Le porte sono cinque, i posti a sedere possono diventare fino a sette e le dimensioni sono mastodontiche con 5022 mm di lunghezza, 1962 di larghezza e 1756 di altezza per un peso di 2460 kg. Nonostante la mole, la velocità massima arriva fino a 200 km/h essendo limitata elettronicamente e accelera da 0 a 100 km/h in appena 4,4 secondi.

(Il sistema di cambio batteria in tre minuti)

La batteria da 84 kWh è piazzata al centro del lato inferiore ed è facilmente accessibile. L’autonomia secondo lo standard Nedc è di 425 km. In realtà, il punto forte di Nio è il servizio di sostituzione in circa tre minuti della batteria presso uno dei tanti punti di assistenza NioPower disseminati nelle grandi città.

Si arriva, si parcheggia all’interno del simil container, appena il tempo di controllare mail e notifiche et voilà ecco che il sistema automatizzato gestito da un operatore va a sollevare la vettura, aprire il vano batteria, rimuovere la vecchia e piazzare la nuova al 100%. Attualmente il costo del servizio è di circa 12 euro al cambio. Ci sono inoltre servizi di emergenza con furgoni che assistono vetture rimaste improvvisamente scariche. Si può ricaricare a 32 A e 7 kW da 0 a 100% a casa in circa dieci ore nel plug nel lato destro oppure da 0 a 80% con la ricarica veloce a 250 A in circa 50 minuti sul lato sinistro; con 90 minuti si finisce il lavoro.

L’esperienza di guida in città è molto piacevole grazie alla silenziosità ad alte velocità e al suono tipo Ufo per farsi sentire dai pedoni. Lo sterzo è abbastanza morbido, ma non troppo, per un feeling sicuro, mentre impostando il recupero energetico in frenata su un livello medio-alto si può semplicemente giocare di acceleratore nel traffico anche non troppo denso, dato che l’auto decelererà piuttosto efficacemente da sola. Fuori città, su strade un po’ dissestate o anche soltanto su dossi, l’auto si dimostra fin troppo rigida e si viene sbalzati letteralmente sui sedili a ogni piccola buca.

Si riesce a stare in sette adulti senza problemi con il posto più comodo naturalmente quello passeggero frontale, mentre i tre sedili nell’ultima fila sono più bassi che stretti. Ottima la predisposizione per seggiolini, d’altra parte è pensata per famiglie (numerose).

L’interfaccia interna è giunta alla versione Nio Os 2.0 un sistema operativo intuitivo e ricco di funzionalità multimediali e di assistenza, naturalmente in cinese. Il fulcro è Nomi ossia l’assistente virtuale (anche lui solo in lingua locale) completamente personalizzabile (in occasione del test abbiamo cambiato il nome in Xiao Wan Zi, piccola palla di pelo) per qualsiasi richiesta comprese quelle relative alle ricerche online sfruttando il modulo cellulare integrato. Comprende davvero molto bene anche un linguaggio colloquiale e si può paragonare senza problemi ai vari Siri, Alexa o Google Assistant.

Il servizio di mappe visualizzato sull’abbondante schermo touch del pannello centrale è reattivo e funziona bene, ma molte volte siamo incappati in qualche zona non aggiornata. Ottima la funzione di parcheggio automatico così come Nio Pilot che assiste in ogni istante avvertendo di pericoli e agendo in modo tempestivo e automatico per esempio con la frenata automatica. Grazie alle videocamere piazzate sulla scocca, inoltre, viene creata una visuale dall’alto tridimensionale della vettura quando si lascia il parcheggio, molto comodo davvero.

Infine, Nio ha allestito tutta una serie di servizi di intrattenimento per i propri utenti con il concessionario (Nio House) che diventa biblioteca, scuola con diversi corsi, asilo e centro di aggregazione sociale, come vi abbiamo raccontato in occasione della prima visita presso il negozio centrale a Pechino.

Per il momento Nio non ha previsto commercializzazione al di fuori della Cina, di sicuro potrebbe essere un nome molto interessante da affiancare a Tesla, soprattutto ora che Dyson si è tirata fuori. Lato cinese, il pubblico chiede una compatta/utilitaria che potrebbe davvero fare la differenza con servizi e lunga autonomia. Difficile che avvenga, dato che uno dei punti forti di Nio è proprio l’esclusività che male si sposa con i grandi numeri.

I prezzi di Nio Es8 partono da 448000 rmb ossia circa 58000 euro con la batteria oppure 348000 (45000 euro) senza, con noleggio in abbonamento a 1280 rmb (165 euro) al mese. C’è poi l’edizione speciale Founders Edition con tutte le opzioni e gli extra a 100000 rmb (12000 euro) in più. In Cina Tesla Model X costa il doppio.

Wired:
cambio batteria istantaneo, lunga autonomia, dotazione tecnologica completissima, prestazioni da sportiva, parco servizi generoso.

Tired:
rigidità eccessiva su terreni accidentati, mappe a volte poco precise e limitazione al mercato cinese.

Voto: 8,5

 

 

 

 

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