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lunedì, Mar 29

No, l’asteroide Apophis non ci colpirà nel 2068



Da Wired.it :

Finora c’era una probabilità, seppure bassissima, che l’asteroide near-Earth Apophis potesse colpire la Terra nel 2068. Ma oggi nuove osservazioni della Nasa escludono completamente l’evenienza

Apophis
L’immagine è un’illustrazione (foto: A Owen via Pixabay)

Possiamo tirare un sospiro di sollievo. L’asteroide 99942 Apophis, o semplicemente Apophis, fortunatamente non si abbatterà contro il nostro pianeta nel 2068, come ipotizzato, seppure con una probabilità bassissima, da precedenti osservazioni. L’asteroide, infatti, che rientra fra i near-Earth e potenzialmente pericolosi, non incrocerà l’orbita terrestre per almeno 100 anni e l’Agenzia spaziale europea (Esa) lo ha ufficialmente depennato dalla lista degli oggetti pericolosi da tenere d’occhio. Fino a poco fa, al contrario, era un sorvegliato speciale e la decisione deriva dalle ultime osservazioni della Nasa, in particolare del Goldstone Deep Space Communications Complex, e del Green Bank Observatory in West Virginia. Insomma, possiamo stare tranquilli, almeno per il prossimo secolo.

L’asteroide che ci ha spaventato

Oggi non è più una minaccia, ma non è la prima volta che Apophis ha allarmato gli scienziati. Scoperto nel 2004, infatti, l’asteroide near-Earth e potenzialmente pericoloso Apophis, di diametro di 340 metri, causò all’epoca un allarme, per fortuna rientrato già da tempo, sulla possibilità di impatto con la Terra nel 2029, stavolta con alta probabilità. Nel 2004, infatti, questa probabilità, poi ricalcolata e corretta, risultava pari al 2,7%, cioè di 1 su 37. Ma successivi calcoli più precisi hanno stimato che, anche in questo caso, fra 8 anni non ci sarà alcun impatto: Apophis sarà semplicemente protagonista di un avvicinamento da record, a soli 31mila km da noi, più vicino dei satelliti geostazionari e in quell’occasione sarà possibile vederlo anche a occhio nudo. Qui un’animazione della Nasa dell’avvicinamento di Apophis nel 2029.

Il secondo allarme era relativo all’anno 2036, anche questo escluso, e il terzo (quello rientrato oggi) riguardava il 2068, una data lontana ma non lontanissima, in cui la probabilità di una collisione sarebbe stata pari a 1 su 150 mila. Si trattava di un rischio bassissimo ma non irrilevante, che ha fatto sì che negli ultimi anni Apophis sia diventato uno degli asteroidi più monitorati.

Apophis ci è passato vicino il 6 marzo

L’avvicinamento del 2029 (precisamente si stima il 13 aprile 2029 per chi volesse già segnarlo sul calendario) fornirà un’importante occasione per studiarlo meglio, anche se oggi possiamo per fortuna escludere qualsiasi rischio grazie alle nuove osservazioni della Nasa. I nuovi rilievi sono stati compiuti il 6 marzo 2021, quando Apophis è passato vicino alla Terra, o meglio a circa 17 milioni di km da noi, 44 volte la distanza Terra-Luna. E il mese di marzo quest’anno è un mese particolare per gli asteroidi, dato che il 21 è transitato anche il più grande asteroide del 2021, 2001 FO32. Qui un’immagine fornita da The Virtual Telescope Project di Apophis rilevata il 3 marzo 2021.

Apophis
Apophis. (foto: The Virtual Telescope Project www.virtualtelescope.eu)

La lista rossa degli asteroidi

In generale non è la prima volta che asteroidi potenzialmente pericolosi (quelli che per orbita e grandezza, possono rappresentare una minaccia nel caso di impatto), come Apophis o anche 2001 FO32, si avvicinano, anche se sempre relativamente, al nostro pianeta, senza però porre un pericolo.

Nelle nuove osservazioni gli scienziati hanno utilizzato potenti radar, escludendo i rischi. “Un impatto nel 2068 non rientra più nel regno delle possibilità”, rimarca Davide Farnocchia del Center for Near-Earth Object Studies (Cneos) della Nasa, “e i nostri calcoli non mostrano alcun rischio di collisione almeno per i prossimi 100 anni”. Fino ad oggi l’orbita di Apophis proiettata nel 2029 era invece più incerta, con un margine di errore di centinaia di chilometri. Ora la precisione è aumentata e si parla di un margine pochi chilometri. “Questo”, prosegue Farnocchia, “migliora ampiamente la nostra conoscenza della sua posizione nel 2029 e fornisce maggiori certezze sui suoi movimenti futuri, tali da poter rimuovere Apophis dalla lista dei rischi”.

Il ricercatore si riferisce a un elenco di asteroidi che potrebbero rappresentare una minaccia, anche se non immediata, chiamato Sentry Impact Risk Table. Come si può vedere la tavola non include più Apophis. Ma contiene un altro osservato famoso, Bennu, asteroide di cui si è spesso parlato e oggetto della missione Osiris-Rex della Nasa, con una bassissima probabilità di impatto – ma comunque ancora da studiare e monitorare – nel periodo dal 2.175 al 2.199, fra quasi due secoli. Chissà se anche per questo e per gli altri asteroidi potremo tirare un sospiro di sollievo come per Apophis.

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[Fonte Wired.it]