Il fisico francese Serge Haroche apre la seconda giornata della conferenza internazionale sull’Anno internazionale della scienza e della tecnologia quantistica
Il premio Nobel per la fisica nel 2012, Serge Haroche, ha inaugurato oggi la seconda giornata della conferenza internazionale organizzata dal Centro internazionale di fisica teorica ‘Abdus Salam’ in occasione dell’Anno internazionale della scienza e della tecnologia quantistica.
Haroche ha ripercorso oltre un secolo di scoperte nella meccanica quantistica, dalle intuizioni di Planck ed Einstein fino agli sviluppi più recenti legati ai computer quantistici. Particolare attenzione è stata dedicata ai laser, tecnologia che ha definito come “una meravigliosa luce domata dall’uomo”, diventata negli anni uno strumento essenziale per la ricerca e l’innovazione nel campo della fisica quantistica.
“Dal 1960 a oggi, i laser hanno migliorato le loro prestazioni di dieci ordini di grandezza: in precisione, sensibilità, controllo della temperatura e risoluzione temporale”, ha spiegato Haroche, illustrando come queste evoluzioni abbiano reso possibile manipolare singoli atomi, un passaggio fondamentale per lo sviluppo dei qubit e della computazione quantistica.
Il premio Nobel ha inoltre ricordato la sua prima visita all’Ictp negli anni ’70, in occasione di una scuola sulla fisica atomica: “Gli spazi erano più piccoli, ma già si percepiva l’energia e la curiosità di tanti giovani studiosi provenienti da ogni parte del mondo”, ha raccontato, sottolineando l’importanza di luoghi come l’Ictp per favorire la collaborazione scientifica internazionale.
“In un momento storico in cui molte forze cercano di dividere, la scienza può e deve continuare a unire”, ha concluso Haroche.
La conferenza proseguirà nei prossimi giorni con interventi e tavole rotonde dedicate alle applicazioni della meccanica quantistica, dalle tecnologie dell’informazione all’intelligenza artificiale, fino alle nuove frontiere dell’energia e dei materiali.
Riproduzione riservata © Copyright