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martedì, Dic 29

non tornerà in UK, nonostante la Brexit

Da Punto-Informatico.it :

Ancora una manciata di giorni e poi sarà definitivamente Brexit. Il 31 dicembre 2020 si concluderà il periodo di transizione per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Una scelta che sposterà non pochi equilibri a livello economico e diplomatico. Però, fortunatamente non porterà alla reintroduzione del roaming a pagamento per chi si troverà a entrare o uscire dai confini britannici.

Regno Unito: la Brexit non porterà con sé il roaming

Formalmente gli accordi tra le parti non vietano l’applicazione di costi aggiuntivi per telefonate, messaggi e traffico dati, ma a tal proposito giungono rassicurazioni. Quanto reso noto oggi da quattro dei più importanti operatori UK consente di tirare un sospiro di sollievo. Questa la dichiarazione attribuita ai vertici di EE.

I nostri clienti apprezzano il roaming inclusivo in Europa e oltre. Non abbiamo alcuna intenzione di cambiarlo sulla base delle conseguenze della Brexit. Così i nostri clienti che vanno in vacanza e viaggiano in Europa continueranno a poter contare su un roaming inclusivo.

Sulla stessa lunghezza d’onda O2: non torneranno i costi aggiuntivi per il roaming.

Siamo impegnati nel fornire ai nostri clienti ottima connettività e valore aggiunto quando viaggiano fuori dal Regno Unito. Al momento non abbiamo in programma di apportare cambiamenti ai nostri servizi di roaming in Europa.

A Vodafone e Three non è attribuito alcun virgolettato, ma secondo BBC News anche da queste due telco sono giunte conferme che non ci saranno cambiamenti rispetto a ora. Rimane da verificare come si comporteranno gli operatori virtuali. Dovrebbe essere lo stesso per chi dal resto del vecchio continente si sposterà verso il territorio UK per via degli accordi commerciali siglati.



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