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mercoledì, Nov 25

Notturno batte Pinocchio nella corsa all’Oscar: una scelta politica



Da Wired.it :

Pinocchio, Le sorelle Macaluso e Favolacce sarebbero stati titoli più in sintonia con lo spirito dell’Academy. Ma l’opera di Rosi ha il merito di sdoganare il documentario dal pregiudizio di non essere vero cinema

La vita in tempo di guerra sconfigge la favola a tavolino. È  Notturno di Gianfranco Rosi il candidato ufficiale per la selezione del miglior film straniero agli Oscar 2021, con buona pace del favorito Pinocchio di Matteo Garrone e degli altri 24 film proposti dalle rispettive produzioni.

Apriamo una parentesi doverosa sul curioso fenomeno della corsa in massa alla candidatura. Alle domande e alle polemiche infuriate sui social sul perché candidare questo o quel film, la risposta è semplice: la maxi lista dei film italiani che si propongono per rappresentare l’Italia è dovuta all’eccesso di zelo, o di sogno se preferite, dei produttori che iscrivono il proprio film, prendendosi cura dell’operazione anche da un punto di vista economico. Il primo step, dunque, avviene su base per così dire “volontaria”, solo allora interviene la Commissione di selezione per il film italiano da designare agli Oscar, istituita dall’ANICA lo scorso luglio su incarico dell’Academy, che si è riunita di fronte a un notaio e ha scelto, su tutti, il film di Gianfranco Rosi.

Chiariamo anche che il film non è automaticamente candidato all’Oscar: Notturno concorrerà per la shortlist dei dieci (10) film internazionali selezionati dall’Academy che sarà resa nota il 9 febbraio. A quel punto, se passerà, sarà nella cinquina (5) dei film effettivamente candidati come Miglior film straniero annunciata il 15 marzo 2021. Dopodiché il vincitore (1) verrà proclamato durante la cerimonia degli Oscar a Los Angeles il 25 aprile 2021.

Appurato che parliamo solo del primo di una serie di step per la corsa alla statuetta, c’è già chi polemizza. E in genere sui social polemica fa rima – lo diciamo bonariamente – con Gabriele Muccino, che ha denunciato via Instagram la mancata candidatura del suo film Gli anni più belli per colpa di un equivoco della produzione. Ci è rimasto male e lo ha detto chiaramente: “So, anzi realizzo di sapere che la Commissione per la selezione dei film italiani da inviare all’Academy, non ha e nemmeno può avere idea del gusto e dello sguardo che gli americani hanno dell’Italia. Si sa già chi verrà selezionato. Il meno commerciale, quello con meno chance. Perché in Italia il film che “incassa” è ancora visto con sospetto, eredità ideologica e infima degli anni ‘70″.

Curioso a dirsi, eppure Muccino è stato profeta e su una cosa ha ragione: quello di Rosi è effettivamente uno dei film meno appetibili commercialmente tra quelli della maxi lista. Essendo un documentario, tra l’altro, non vanta neanche un cast stellare di quelli che piacciono agli americani, come Roberto Benigni in Pinocchio o Sophia Loren in La vita davanti a sé. Senza contare che è tornato a bocca asciutta dall’ultima Mostra del cinema di Venezia, prima competizione internazionale in cui la giuria presieduta da Cate Blanchett non lo ha ritenuto degno di alcun premio.
C’è da dire che Notturno di Rosi ha già avuto buone critiche in America e continua a farsi strada nei festival internazionali, che conoscono l’autore dal trionfo del suo Fuocoammare a Berlino. L’arte, in questo caso più che mai, va a braccetto con la politica: Notturno, realizzato durante tre anni di viaggio in Medio Oriente, sulla quotidianità di chi vive lungo il confine di quelle zone di guerra (benché la guerra, di per sé, non si veda) coincide con l’inversione di marcia della politica americana. Lo stesso Rosi si è detto speranzoso, data la maggior attenzione a quello che accade oltre gli Stati Uniti rispetto all’era Trump.

Altri film avrebbero più opportunità in una selezione mondiale? Assolutamente sì, a partire proprio da quel Pinocchio, fiaba made in Italy che in America ha da sempre esercitato un enorme appeal. Matteo Garrone è uno dei pochi registi italiani conosciuti e stimati dagli americani, e Roberto Benigni nei panni di Geppetto sarebbe stato una garanzia. C’è poi il toccante film di Emma Dante, Le sorelle Macaluso, profondamente italiano ma con un respiro e una spiritualità internazionale, commovente e perfetto con il suo cast all women per dare un segnale forte a Hollywood, anche in termini di attenzione al femminile, a livello di regia, interpretazioni e storia.
Altro film che avrebbe potuto sparigliare le carte, portando all’attenzione del pubblico mondiale due autori giovani già candidati agli Oscar europei (gli EFA), è Favolacce dei fratelli d’Innocenzo, film imperfetto ma abile a raccontare uno spaccato di vita profondamente italiano con quel gusto neorealista (rivisitato) che poteva incontrare il favore di un parterre hollywoodiano.

Restano due lati positivi, nella scelta di Notturno: la dedica appena fatta da Rosi a Valentina Pedicini, regista di talento prematuramente scomparsa la scorsa settimana. E lo sdoganamento definitivo del documentario come opera avente la stessa dignità di un film di finzione per competere nella categoria di miglior film, in questo caso, straniero.

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[Fonte Wired.it]