Senza Nuance Audio Glasses, la scena è questa: un ristorante affollato, bicchieri che tintinnano, il brusio della sala. Fino a ieri, per chi aveva una perdita uditiva lieve o moderata, tutto questo era un incubo. Oggi, invece, grazie agli occhiali firmati Nuance Audio, si può tornare a sentire – e soprattutto capire – senza dover infilare nulla nelle orecchie. Una piccola rivoluzione indossabile, presentata come dispositivo medico di classe IIa, che fonde correzione visiva e supporto acustico, con peso e design di un comune occhiale da vista, e farà felici quei circa 1,25 miliardi di persone nel mondo con perdite uditive da lievi a moderate.
“La nostra soluzione si rivolge in questo momento a chi ha problemi di udito modesti o moderati, una fascia di oltre 1,25 miliardi di persone nel mondo” spiega a Wired Stefano Genco, Head of Super Audio & Nuance Audio. “Sono degli occhiali capaci di offrire dei superpoteri, a noi piace descriverli così, e possono essere la soluzione per chi, soprattutto a partire dai 50 anni, comincia a sentirsi a disagio nelle conversazioni in ambienti rumorosi. Tutte le persone che oggi rifiutano di adottare una soluzione tradizionale saranno ben disposte a sentire meglio indossando un semplice paio di occhiali”. Invisibile, elegante, intelligente: lo smart eyewear Nuance Audio Glasses del gruppo italo-francese non necessita di prescrizione medica (la configurazione viene fatta nel negozio di ottica) e punta così a cambiare in positivo la vita di oltre un miliardo di persone nel mondo.
Dal salotto alla sala riunioni
Non è solo una questione di stile o tecnologia, è una questione di quotidianità. In famiglia, negli open space aziendali, durante una cena tra amici, la capacità di isolare le voci utili dal rumore ambientale è ciò che fa la differenza tra partecipare e restare ai margini, con quel sorriso imbarazzato stampato in faccia. I microfoni direzionali e gli speaker integrati nella montatura amplificano ciò che conta, riducendo ciò che distrae. Nessun auricolare, nessun compromesso estetico, nessuna vergogna. La montatura, che può essere personalizzata con lenti oftalmiche – anche Transitions, per adattarsi alla luce – diventa uno scudo tecnologico contro l’isolamento sociale.
Tecnologia su misura, dentro una montatura
Dietro l’apparenza di un semplice paio d’occhiali si nasconde una sofisticata piattaforma audio personalizzabile tramite app: modalità frontale per conversazioni faccia a faccia, modalità 360° per percepire l’ambiente, volume regolabile su una scala da 1 a 5, tre livelli di rumore ambientale selezionabili. Il tutto gestibile dal proprio smartphone, con aggiornamenti firmware continui.
“Vogliamo eliminare lo stigma legato agli apparecchi acustici, così come EssilorLuxottica ha già fatto oltre 60 anni fa con gli occhiali”. aggiunge Stefano Genco. “Perché anche questo dispositivo diventi qualcosa da indossare senza paura di essere giudicati, che sia confortevole ed esteticamente piacevole. In questo modo mettiamo insieme due mondi, vista e udito. Un occhiale, che molti ormai usano come accessorio di stile, che può correggere la vista e proteggerti dai raggi del sole e che oggi ti aiuta a sentire meglio, risolvendo così anche un altro problema che magari sapevi di avere, ma che hai sempre negato anche a te stesso, perché l’unica soluzione esistente è un apparecchio acustico che ti fa sentire vecchio”.




