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giovedì, Set 14

Nuova polemica per Elon Musk. Stavolta i problemi sono con Taiwan



Da Wired.it :

Elon Musk continua a far parlare di sé. E non in senso positivo. Stavolta le sue dichiarazioni hanno irritato e non poco le autorità di Taiwan, dopo che Musk ha definito l’isola “parte integrante della Cina. È accaduto durante l’All-in summit, una conferenza di tecnologia che si è tenuta a Los Angeles, alla quale l’imprenditore ha partecipato collegandosi in videoconferenza.

Le parole di Musk

I moderatori dell’incontro avevano chiesto a Musk di parlare del rapido cambiamento delle relazioni tra Washington a Pechino. Gli è stato chiesto un parere in quanto imprenditore che intrattiene importanti attività con il gigante asiatico. Elon Musk ha voluto affrontare la domanda parlando della delicata partita geopolitica tra i due Paesi a Taiwan, dove la tensione sembra sempre più alta.

Per Elon Musk, Taiwan è stata arbitrariamente sottratta alla Cina e Pechino vuole riprendersela. Secondo il patron di Tesla a impedire questa riunificazione sarebbe soltanto la flotta statunitense nell’Oceano Pacifico. “In un certo senso capisco la Cina. È come con le Hawaii, o qualcosa del genere”, ha detto Musk, di fatto appoggiando le rivendicazioni di Pechino che vuole inglobare l’isola, indipendente dal 1949.

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Tra la propaganda russa a piede libero su X e lo spegnimento della rete Starlink durante una controffensiva contro i russi, la frattura tra il miliardario e il governo di Zelensky è sempre più ampia

La risposta di Taipei

La risposta di Taipei è stata pressoché immediata. In cima al profilo X del ministero degli Affari esteri di Taiwan è stato fissato un post scritto dal ministro degli Esteri, Joseph Wu: “Taiwan non è in vendita”. Il ministro ha anche sottolineato come nella Cina tanto apprezzata da Musk sia proibito l’uso della piattaforma X e, in coda, ha assestato una stoccata definitiva:Forse Musk crede che chiudere la piattaforma come fa la Cina sia segno di una buona politica, come disattivare Starlink per contrastare il contrattacco dell’Ucraina alla Russia”.

Il riferimento è all’episodio della chiusura del sistema satellitare ai droni ucraini diretti in Crimea, contenuto nell’ultima biografia di Elon Musk uscita pochi giorni fa. A questa rivelazione, anticipata in esclusiva dalla Cnn, anche Kyiv ha reagito duramente, con il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che, sempre su X, ha attribuito a Musk la responsabilità dell’attacco russo ai civili ucraini. Di Ucraina e Starlink Musk ha parlato anche durante la conferenza dell’All-in summit, prima di avventurarsi nelle sue considerazioni su Taiwan. Peraltro non è la prima volta in cui l’imprenditore di origini sudafricane fa dichiarazioni sgradite a Taipei.

Il momento sbagliato per parlare di Taiwan

Per quanto Musk sembrasse a disagio nel rispondere a domande così pesanti, il fatto che abbia preso una posizione controversa tale da suscitare la reazione di Taiwan stessa è segno del peso politico che ormai l’imprenditore riveste, ma anche del momento delicatissimo in cui si trova l’isola.

Nelle ultime ore 68 aerei da guerra e 10 navi cinesi sono stati avvistati intorno all’isola. Molti dei velivoli erano diretti verso la vicina portaerei cinese Shandong, “impegnata nelle più grandi manovre navali mai fatte da Pechino nel Pacifico occidentale”, spiega Ansa. Taipei ha risposto dispiegando navi, aerei e missili per monitorare la situazione.





[Fonte Wired.it]