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venerdì, Mar 17

nuova stretta fissa oltre 15mila euro di multe e carcere

Da Punto-Informatico.it :

La stretta contro il pezzotto e lo streaming pirata della Serie A e di altri eventi sportivi sta prendendo forma, dato che la prima proposta di legge avanzata dalla Lega e da Fratelli d’Italia ha ricevuto il via libera da parte delle commissioni Cultura e Trasporti e Telecomunicazioni della Camera. Il testo arriverà in aula il prossimo 20 marzo e mira a rafforzare i poteri dell’AGCOM nei confronti dei prestatori di servizi coinvolti nella trasmissione illegale di contenuti.

Provvedimenti importanti contro la pirateria digitale

Come ripreso dal CorCom, i documenti firmati da Elena Maccanti (Lega) e Federico Mollicone (FdI) non celano alcun segreto: la pirateria digitale deve essere affrontata con maggiore fermezza, intervenendo con sanzioni importanti nei confronti di chi consente l’accesso alle IPTV, ergo ai contenuti multimediali illeciti.

Scendendo nel dettaglio, nella proposta si legge che l’AGCOM potrà “ordinare ai prestatori di servizi, compresi i prestatori di accesso alla rete, di disabilitare l’accesso a contenuti illeciti” con urgenza, affinché le trasmissioni cessino immediatamente (o comunque entro 30 minuti) e i siti Web coinvolti nella diffusione del contenuto vengano oscurati entro lo stesso limite di tempo. Al contempo, “i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione coinvolti a qualsiasi titolo nell’accessibilità del sito web o dei servizi illegali” verranno trattati alla stessa maniera.

Televisione

L’Agcom provvederà inoltre all’invio alla Procura di Roma dell’elenco dei provvedimenti adottati per la disabilitazione dei portali e dei servizi illegali.

Le sanzioni

I responsabili che non rispetteranno le disposizioni dovranno dunque pagare una multa che va dai 10.329 euro ai 258.228 euro. In aggiunta, in caso di inottemperanza ci sarà una sanzione aggiuntiva tra circa 10.000 euro e un massimo pari al 2% del fatturato.

Sul piano penale, il giro di vite voluto dalla proposta di legge integra le normative già esistenti sul diritto d’autore ordinando la detenzione da 6 mesi a 3 anni (accompagnata a una multa massima di 15.493 euro) per chi esegue “la fissazione su supporto digitale, audio, video o audiovideo, in tutto o in parte, di un’opera cinematografica, audiovisiva o editoriale ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita”. In altri termini, la disposizione si rivolge anche al fenomeno del camcording.



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