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Su Linux, Systemd è il componente più utilizzato per la gestione dei servizi, offrendo al tempo stesso una suite di processi di sistema, librerie e utilità che centralizzano la configurazione della distribuzione utilizzata. Il componente era stato originariamente pensato per Red Hat, venendo in seguito adottato da Debian e altre edizioni. Da poco, si è aggiornato con numerosi cambiamenti importanti che lo portano adesso alla versione 256.

Systemd v256: tutte le novità

Systemd v256 apporta diverse novità significative, a partire da nuove funzionalità e deprecazioni, con cui si cambia il futuro sviluppo nonché la manutenzione delle distribuzioni che adottano questo componente.

Con la nuova versione, viene ora introdotta la deprecazione delle cache NSCD, con la rimozione del supporto per lo svuotamento automatico della cache del database utenti /gruppi NSCD nelle prossime versioni. Viene anche aggiornato il controllo delle versioni Cgroup, con un abbandono di cgroup v1, ormai obsoleto. I sistemi dovranno infatti supportare la cgroup v2, mentre per continuare a usare la versione precedente sarà necessario agire tramite riga di comando impostando un flag.

Systemd v256 elimina anche System V legacy allo scopo di modernizzare il supporto per gli script di servizio. Gli sviluppatori dovranno quindi far uso di unità systemd nativi per garantire la compatibilità.

Ad essere deprecata è anche la variabile EFI SystemdOptions, al fine di spingere lo spostamento verso alternative più sicure e moderne, come credenziali e contesti. I cambiamenti interessano anche la gestione degli ID VLAN e le impostazioni di inoltre degli IP, al fine di migliorare la gestione della rete, come accade costantemente in ogni versione.

Oltre alle deprecazioni, Systemd v256 introduce anche novità, come più flessibilità per i file di configurazione in modo che i programmi systemd possano ora cercarli anche in cartelle aggiuntive, oltre che le tradizionali posizioni in “/etc”, come “/usr/lib ” e ” /run”. È stata poi aggiunta una nuova utilità per la gestione dei file nelle cartelle con versione, al fine di semplificare la gestione dei file multipli, oltre a credenziali di servizio crittografate, miglioramenti al gestore di sistema e alla registrazione e la gestione dei dispositivi.

Tutte novità che è possibile consultare nel dettaglio nel changelog su GitHub.



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