Seleziona una pagina


Dopo quelli di ieri, in mattinata ci sono stati nuovi attacchi degli hacker della crew filorussa Noname057(16) a obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro: ha avvisato i soggetti colpiti e li sta supportando nel ripristino delle funzionalità. Alcuni domini risultano intaccati dagli attacchi, che sono sempre di tipo Ddos, Distributed denial of service. La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec: tra gli altri, hanno attaccato Olidata.

Gli attacchi di sabato

Già ieri, sabato 11 gennaio, gli hacker filorussi hanno colpito: a distanza di circa due settimane, il collettivo di pirati informatici Noname057(16) è così tornato a bersagliare i siti di ministeri e istituzioni italiane con azioni Ddos (Distributed denial of service), condotte attraverso false richieste di accesso che mandano in tilt i sistemi informatici. Il risultato della loro offensiva è stato di qualche disagio e interruzione temporanea del servizio. Tra i siti attaccati, i ministeri di Esteri, Infrastrutture e Trasporti, Consob, Carabinieri, Marina, Aeronautica, nonché alcune aziende del trasporto pubblico locale. Lo scorso 28 dicembre nel mirino era finito ancora il sito web della Farnesina e i portali dedicati al pubblico degli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate, con disagi per fortuna limitati.

Le critiche a Meloni sull’Ucraina

Nell’annunciare il loro blitz di sabato, i criminali informatici hanno criticato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Telegram. “Il primo ministro italiano Giorgia Meloni – hanno scritto – ha confermato il continuo sostegno completo all’Ucraina in un incontro con Vladimir Zelensky durante la sua visita a Roma. Secondo Meloni, l’Italia aiuterà l’Ucraina a difendere i propri interessi e a perseguire una pace giusta e duratura. I negoziati sono durati circa un’ora e miravano a rafforzare la posizione di Kiev”. Poi l’ultimo avvertimento: “L’Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa e, prima di tutto, la sua sicurezza informatica”.




Vedi anche

Nuovi attacchi da hacker filorussi, i rischi e cosa sappiamo



Fonte