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venerdì, Feb 14

Nuovi risultati su un antivirale che blocca la Mers (e che potrebbe essere utile contro il coronavirus cinese)



Da Wired :

Si chiama remdesivir ed è un antivirale capace di ridurre la replicazione di alcuni coronavirus, prevenendo la Mers nei macachi o diminuendone la gravità. La speranza è che possa essere utile anche contro il coronavirus cinese

coronavirus
(foto: fpm via Getty Images)

Un nuovo (potenziale) farmaco, attivo contro molti tipi di virus. È riposta anche qui la speranza nella lotta al coronavirus che arriva dalla Cina. Non si tratta ancora di un medicinale, quanto piuttosto di un farmaco sperimentale, ma remdesivir, questo il nome dell’antivirale, si è rivelato capace di proteggere alcuni macachi dall’infezione di Mers-CoV, il coronavirus causa della sindrome respiratoria mediorientale (Mers). Risultati incoraggianti per le sperimentazioni cliniche del farmaco anche contro l’analogo Sars-CoV-2.

La Mers è un’infezione respiratoria che ha causato dal 2012, quando è stato scoperto il virus all’origine della malattia, circa 2500 infezioni. Al momento sono pochissimi i casi notificati, ma la possibilità di trasmissione da uomo a uomo e l’alta letalità del virus – si parla di circa 35% – hanno alimentato la ricerca di trattamenti specifici contro il virus. Il lavoro sul remdesivir oggi pubblicato sulle pagine di Pnas si inserisce in questo filone, e prosegue alcuni già avviati che avevano dimostrato l’efficacia dell’antivirale, sia in vitro e nei topi su diversi coronavirus, che nei macachi, per il virus di ebola e la malattia da virus Nipah.

Nello studio attuale, realizzato dai ricercatori del National Institutes of Health in collaborazione con l’azienda che sta sviluppando il farmaco (Gilead), gli scienziati hanno testato l’efficacia profilattica e terapeutica dell’antivirale su alcuni macachi infettati con il Mers-CoV. Analizzando stato di salute complessivo e lesioni polmonari, i ricercatori hanno osservato che quando il farmaco era somministrato un giorno prima l’infezione, i macachi non mostravano segni di malattia respiratoria o di danni polmonari, e più bassi livelli di replicazione virale. Alcuni benefici si osservavano anche per gli animali che avevano ricevuto il farmaco dopo l’infezione con il Mers-CoV, con malattia e lesioni meno gravi rispetto ai controlli che non avevano ricevuto il farmaco, così come minor livelli del virus.

Quanto osservato suggerisce – con tutti i limiti di una ricerca ancora per certi aspetti piuttosto preliminare – che il farmaco potrebbe avere un ruolo si apreventivo che terapeutico, specialmente se somministrato precocemente. Sia contro la Mers che contro Covid-19, la polmonite causata dal coronvirus cinese. “I nostri risultati, insieme all’inibizione della replicazione con il remdesivir di diversi coronavirus i vitro e in vivo – scrivono infatti i ricercatori in chiusura del paper – potrebbe indicarne l’utilità contro il nuovo coronavirus emerso a Wuhan, in Cina”. Tanto che a ben vedere alcune sperimentazioni cliniche contro il coronavirus cinese con il remdesivir sono già in corso, come mostra anche il database clinicaltrial.gov.

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[Fonte Wired.it]