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mercoledì, Mar 11

Nuovo coronavirus, grafici per raccontare l’epidemia



Da Wired.it :

Un grafico mostra la distribuzione giornaliera dei pazienti positivi al Covid-19, l’altro che si concentra sull’andamento dei casi più gravi.

Cambia l’epidemia di Covid-19, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato la pandemia e cambia anche il modo di Wired di visualizzare i dati per raccontarla. Non più, come fatto sinora, un aggiornamento quotidiano dei nuovi casi, viste anche le difficoltà della Protezione civile nel raccogliere in modo uniforme i dati, ma una rappresentazione della distribuzione del fenomeno e un focus sui casi più gravi di infezione da coronavirus Sars-Cov-2.

Il grafico si legge da sinistra a destra e parte dal 24 febbraio. Per ogni giorno si mostra la distribuzione percentuale di decessi, ricoverati in terapia intensiva e in ospedale, persone positive in isolamento domestico e pazienti guariti rispetto al totale quotidiano.

La scelta di questo tipo di rappresentazione nasce dal fatto che ormai è assodato che il numero di contagi sia in crescita esponenziale. Il tentativo è quindi quello di monitorare come si stiano distribuendo i casi che, di giorno in giorno, vengono censiti dalla Protezione civile.

Il secondo grafico, invece, si concentra sui casi più gravi, ovvero i decessi e i ricoveri in terapia intensiva che stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario.

Un grafico che, mentre scriviamo, mostra impietoso la crescita sia del numero dei morti che dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva. E che, escludendo gli altri ospedalizzati, gli isolati e i guariti, concentra l’attenzione sugli elementi più gravi dell’epidemia, che sono però anche quelli che permettono di tenere sotto controllo l’impatto dell’epidemia sia in termini di vite umane che dal punto di vista della tenuta dei reparti di terapia intensiva.

Come fatto sinora, i grafici saranno aggiornati quotidianamente poco dopo la diffusione dei dati da parte della Protezione civile, che avviene di norma tra le 18 e le 19. Wired ricorda ai lettori che i numeri del 10 marzo sono parziali perché mancavano molti dati relativi alla regione Lombardia, la più colpita finora dalla Covid-19. L’11 marzo, invece, non sono pervenuti i dati relativi all’Abruzzo.

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[Fonte Wired.it]