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sabato, Feb 22

Nuovo coronavirus, una mappa per raccontare il contagio



Da Wired.it :

Una mappa cui possono essere aggiunte informazioni per descrivere l’andamento del focolaio di coronavirus nel nostro Paese

Una mappa, costruita per raccontare la diffusione del contagio da nuovo coronavirus in Italia. Mentre cresce la conta dei casi e si registrano le prime due vittime, un 78enne padovano e un 75enne lodigiana, Wired ha deciso di lanciare questo strumento per mappare l’andamento della malattia ormai giunta in Italia (NB: la mappa non è aggiornata in tempo reale, c’è bisogno di tempo per verificare i dati).

Come commenta in una nota per la stampa il virologo Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di Genetica molecolare del Cnr, siamo di fronte a un focolaio di infezione da virus Sars-Cov-2. I numeri non consentono ancora di parlare di epidemia. Certo, aggiunge, “il quadro potrebbe cambiare ovviamente nei prossimi giorni, ma il nostro sistema sanitario è in stato di massima allerta e capace di gestire efficacemente anche la eventuale comparsa di altri piccoli focolai come quello attuale”.

Per evitare eccessivo allarmismo“, continua Maga, “è bene ricordare innanzitutto che 19 casi [alla mattina del 22 febbraio, ndr] su una popolazione di 60 milioni di abitanti rendono comunque il 
rischio di infezione molto basso. Solo nelle zone attualmente 
interessate dalla circolazione il rischio è superiore e i cittadini 
devono seguire le indicazioni delle autorità sanitarie. Al di fuori di 
queste, la situazione rimane come nelle scorse settimane“.

Ecco cosa raccontano le informazioni finora raccolte nel mondo: “L’infezione, dai dati epidemiologici oggi disponibili su decine di 
migliaia di casi, causa sintomi lievi/moderati (una specie di 
influenza) nell’80-90% dei casi. Nel 10-15% può svilupparsi una 
polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza. Si 
calcola che solo il 4% dei pazienti richieda ricovero in terapia 
intensiva. Il rischio di gravi complicanze aumenta con l’età, e le persone  sopra 65 anni e/o con patologie preesistenti o immunodepresse sono ovviamente più a rischio, così come lo sarebbero per l’influenza“.

Niente panico, insomma. E appunto nel tentativo di dare un contributo informativo per mappare i focolai di Covid-19 in Italia, Wired ha creato un dataset che tutti possono aggiornare, i cui dati saranno verificati dai nostri giornalisti. L’unica richiesta è quella di inserire esclusivamente casi confermati e di verificare che non siano già stati inseriti prima di aggiungerli.

Il dataset alimenta la mappa che apre questo pezzo, ma ovviamente chiunque può utilizzarlo per costruire la propria. L’obiettivo, infatti, è quello di contribuire a fornire un’informazione quanto più precisa possibile sulla diffusione del coronavirus in Italia.

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[Fonte Wired.it]