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mercoledì, Mar 31

Nuovo decreto Draghi dal 7 aprile, ecco le regole



Da Wired.it :

Si torna alla didattica in presenza anche in zona rossa fino alla prima media. Zone gialle ancora sospese. Scatta l’obbligo di vaccinazione per i sanitari

(Foto: Roberto Monaldo/Getty Images)

Linea dura. L’Italia resterà in zona arancione o rossa almeno fino al 30 aprile. Il passaggio in zona gialla non sarà automatico in caso di calo dei contagi, ma servirà anche un apposito via libera da parte dell’esecutivo. Il nuovo decreto varato dal governo Draghi per fronteggiare l’emergenza Covid-19, in vigore dal 7 aprile, conferma regole e divieti adottati da marzo. Due le novità principali. Primo: la scuola. Perché dopo Pasqua riparte in tutta Italia la didattica in presenza fino alla prima media. Anche in zona rossa, dato che per l’Istituto superiore di sanità non sono le classi a rappresentare un rischio di focolai. Secondo: l’obbligo del vaccino per tutti i professionisti della sanità, farmacisti compresi.

Scuola

Dal 7 aprile  la scuola riparte in presenza per tutti dagli asili fino alla prima media compresa anche nelle zone rosse. Per quanto riguarda le zone arancioni e gialle, la didattica in presenza è al 100% fino alla terza media, mentre dal 50% fino a un massimo del 75% per le superiori.

Vaccini obbligatori

Stretta sui sanitari che non vogliono vaccinarsi. Il decreto prevede l’obbligo per tutte le professioni. Chi si rifiuta sarà collocato a svolgere mansioni inferiori che permettono di non diffondere un eventuale contagio, per la corrispondente retribuzione, e se non è possibile, sarà sospeso senza salario. Inoltre, viene esclusa la responsabilità penale del personale medico e sanitario incaricato della somministrazione del per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, ovviamente sempre che siano state rispettate tutte le regole predisposte per la campagna vaccinale.

Riaperture dei servizi di ristorazione

Per il momento il governo non ripristinerà il passaggio in zona gialla e non prevede nessun “automatismo” per il cambiamento di colore, come era stato richiesto dal centrodestra negli ultimi giorni. Il nuovo decreto prevede soltanto che il governo potrà decidere se predisporre un allentamento delle restrizioni, nel caso una regione abbia dati da zona gialla e sia a buon punto con le vaccinazioni, in particolare rispetto a persone anziane e categorie fragili. Questo allentamento consentirebbe la riapertura al pubblico di bar e ristoranti con servizio al banco o al tavolo.

Spostamenti

Resta ancora in vigore il divieto di spostamento tra regioni. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre consentito, così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, di salute o necessità.  In zona arancione ci si può spostare all’interno del proprio comune verso una sola abitazione privata, fra le ore 5 e le ore 22, in due persone più eventualmente figli minori di 14 anni o con persone non autosufficienti o con disabilità.

Attività commerciali

Nelle zone rosse sono chiusi tutti i negozi a eccezione di quelli che forniscono prodotti essenziali. Chiusi quindi anche barbieri e parrucchieri, Mentre in zona arancione non ci sono limitazioni. I centri commerciali continueranno a essere chiusi durante il weekend.

Attività fisica

Restano sempre chiuse sia in zona rossa che in arancione piscine e palestre e sono vietati anche tutti gli sport di contatto e di squadra. Mentre è permessa l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa, nei pressi della propria abitazione in zona rossa e nel territorio comunale in zona arancione.

Concorsi pubblici

Sono previste dal decreto deroghe per lo svolgimento dei concorsi pubblici, prevedendo lo svolgimento di una sola prova scritta e una orale, con modalità decentrate. Si prevedono inoltre modalità ulteriormente semplificate (prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell’emergenza sanitaria e la possibilità a regime per le commissioni di suddividersi in sottocommissioni.

Grandi navi a Venezia

Pur non essendo strettamente connesso all’emergenza Covid-19, questo decreto introduce anche le modifiche per lo stop al passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia.

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[Fonte Wired.it]