da Hardware Upgrade :
Your apps, your infrastructure, your cloud. Questo è quello che salta allocchio aprendo lhome page del sito di Nutanix e dice molto su quello che lazienda guidata da Rajiv Ramaswami offre ai suoi clienti. Nutanix è una piattaforma che ha lobiettivo di armonizzare le complesse infrastrutture IT delle aziende, soprattutto quelle di medie e grandi dimensioni, in uno scenario in continua evoluzione che sta diventando sempre più difficile da gestire. Un obiettivo complesso, che Nutanix cerca di affrontare offrendo proprio semplicità nella gestione dellinfrastruttura.
Il percorso, fino ad oggi, ha visto una costante crescita nel tasso di adozione della piattaforma, che però non è stata accompagnata da unequivalente crescita del valore dellazienda, tanto che solo nellultimo trimestre, per la prima volta nella sua storia, Nutanix è riuscita a generare un profitto. Oggi il market cap dellazienda è superiore ai 6 miliardi di dollari e nonostante la difficoltà a generare profitti, ha continuato ad attrarre investimenti, a riprova dellelevato potenziale della piattaforma in termini di vantaggi che può offrire ai clienti.
Il bilancio dei due anni del CEO Rajiv Ramaswami
È in questo contesto che due anni fa Rajiv Ramaswami è stato nominato CEO, dopo una lunga esperienza nel mercato, avendo ricoperto posizioni di rilievo in aziende come IBM, Cisco, Broadcom e VMware. Entrando in Nutanix, Ramaswami aveva impostato unagenda molto ambiziosa ed è quindi il momento migliore per fare un primo bilancio e capire quali sono le prospettive dellazienda. Edge9 ha avuto loccasione di intervistare direttamente il CEO di Nutanix a cui abbiamo anche chiesto qual è la sua visione sullevoluzione del mercato e dellapproccio al cloud delle principali aziende a livello mondiale.
Edge9: cè un forte dibattito su quale sia levoluzione del cloud e da più parti sembra consolidarsi un approccio ibrido in cui coesistano public cloud, edge e risorse on premise. Qual è la visione di Nutanix?
Rajiv Ramaswami: il punto di partenza è quello che le aziende stanno cercando di fare. Cè una forte spinta verso la digitalizzazione, che comporta la creazione di modern applications, la gestione delle applicazioni esistenti e del patrimonio di dati che ogni azienda ha costruito negli anni. Tutte queste applicazioni e i dati sono, e saranno sempre di più, ospitate ovunque: alcune in data center on premise, altre nelledge o sul public cloud. Le aziende stanno quindi cercando di capire come gestire il loro patrimonio applicativo e la conseguenza naturale di questo processo è la creazione di ambienti ibridi dove le aziende devono trovare soluzioni per operare in modo efficace ed efficiente. Queste dinamiche portano al consolidarsi di ambienti di cloud ibrido e anche multicloud.
Edge9: sono passati due anni dalla sua nomina a CEO di Nutanix e dalla definizione di unagenda molto ambiziosa per lazienda. A che punto siete nellimplementazione dellagenda e quali sono gli obiettivi per il futuro?
Rajiv Ramaswami: avevamo definito cinque priorità per lazienda e rimaniamo fermi sul nostro intento. La prima priorità era diventare unazienda che offre i propri servizi su abbonamento, la seconda prevedeva di semplificare ed estendere il portafoglio prodotti per diventare una hybrid cloud company, la terza era riuscire a creare un modello finanziario sostenibile, la quarta era estendere le partnership, sia con i partner strategici sia con il canale, la quinta e ultima, ma non meno importante, continuare a far crescere i nostri talenti. Rispetto alla prima priorità siamo sicuramente on track, lanno scorso abbiamo dimostrato che i ricavi derivanti dai rinnovi sono significativi e che siamo in grado di fidelizzare i clienti, quindi sono molto soddisfatto. Abbiamo poi semplificato significativamente il nostro portafoglio di soluzioni, con lobiettivo di supportare i nostri clienti nel costruire e gestire il proprio cloud, andando ad automatizzare la gestione dei database e dei dati.
Passando alla vision di Nutanix, abbiamo cambiato la prospettiva, passando dallessere un provider di uninfrastruttura iperconvergente allessere una hybrid multicloud company, offrendo al mercato una piattaforma cloud che supporta i nostri clienti nel gestire le loro app e i dati ovunque (cloud, edge, on premise ndr). Per quanto riguarda il nostro modello finanziario, siamo riusciti a coniugare la crescita del fatturato con la profittabilità, riuscendo nellultimo trimestre, per la prima volta nella storia di Nutanix, a generare un profitto.
Abbiamo contemporaneamente esteso la nostra partnership strategica con HPE e siglato nuove collaborazioni con Red Hat, che permette di eseguire modern applications sulla piattaforma Nutanix, e con Microsoft Azure, che prevede sia uno sviluppo congiunto che strategie comuni di go-to market. Queste partnership hanno anche lobiettivo di far crescere i nostri rivenditori, perché Nutanix è unazienda che opera esclusivamente in modalità indiretta.
Concludo sottolineando come per noi sia fondamentale continuare ad attrarre i migliori talenti, in un mercato, quello del software, che è molto competitivo da questo punto di vista.
Edge9: per quanto riguarda i clienti di Nutanix, la vostra piattaforma sembra essere molto efficace per le aziende di medie e grandi dimensioni. In funzione della struttura del tessuto imprenditoriale italiano, quali sono i vantaggi della piattaforma per aziende di medie dimensioni?
Rajiv Ramaswami: questa tipologia di aziende, normalmente, ha un reparto IT relativamente ristretto e quindi è sempre alla ricerca di strumenti che permettano di semplificare la gestione dellIT e di riuscire a consolidare in ununica piattaforma tutte le attività. Nutanix si sposa molto bene con questo contesto, perché la nostra value proposition è proprio di semplificare la gestione dellinfrastruttura, in quanto ogni azienda, dallo studio legale allazienda manifatturiera, può consolidare tutte le app e tutti i workload sulla nostra piattaforma, facendo dormire sonni tranquilli al dipartimento IT.