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venerdì, Mar 31

NVIDIA, lotta alle schede video fake in Cina: un’eredità del mining di criptovalute

da Hardware Upgrade :

In Cina il mercato delle schede video “fake” è una realtà e NVIDIA sta cercando di affrontare il problema a tutto tondo. Secondo quanto scrive il sito MyDrivers, le piattaforme di e-commerce locali e NVIDIA stanno collaborando per rimuovere dai listini le GeForce “contraffatte”, in gran parte figlie del boom e del crollo del mining di criptovalute.

Su alcune piattaforme di compravendita sono apparsi da qualche tempo prodotti a prezzi stracciati facenti capo a brand come 51RISC, Corn o MLLSE che non sono partner di NVIDIA. Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di soluzioni usate nel periodo d’oro del mining di criptovalute, messe alla frusta e ora rivendute dopo un lifting per farle apparire come nuove.

A tal proposito, abbiamo visto come taluni arrivino persino a ridipingere i chip di memoria per farli sembrare immacolati. Altri ancora hanno persino creato delle schede video ibride, cioè hanno installato su un PCB la GPU di un notebook, dando vita a una soluzione desktop inedita. Un’operazione che fu architettata per aggirare il limitatore LHR implementato da NVIDIA.

Si tratta di un problema per la casa statunitense, perché i consumatori meno informati potrebbero ritrovarsi tra le mani un prodotto contraffatto con mille problemi e non verificato (e, probabilmente, anche senza garanzia). Un bel danno d’immagine che NVIDIA ha il diritto e il dovere di provare a limitare.

La società ha quindi contattato piattaforme come including JD.com e Douyin, riuscendo a bloccare gli annunci di schede video GeForce RTX 2000, GTX 1600 e 1000 di seconda mano e/o contraffatte. Anche i portali Pinduoduo e Tmall hanno fatto lo stesso, varando nuove norme per la vendita dell’usato e dei prodotti ricondizionati.

Parallelamente, NVIDIA si è lanciata in un’operazione informativa, stilando tre suggerimenti per impedire ai consumatori di acquistare prodotti contraffatti. Il primo, e più semplice, è quello di comprare una scheda video della famiglia GeForce RTX 4000. Sembra un consiglio di comodo, ma in realtà ha una sua logica: le nuove soluzioni sono state introdotte dopo il boom del mining, quindi in circolazione non dovrebbero esserci GeForce RTX 4000 usate per il mining e “riciclate”.

Il secondo avvertimento è quello di rivolgersi ai partner ufficiali di NVIDIA come ASUS, INNO3D, Gigabyte, MSI e Zotac, solo per citarne alcuni. Infine, chi non ha le possibilità economiche per acquistare una GeForce RTX 4000 dovrebbe guardare alle GeForce RTX 3000, in particolare quelle SKU successive al boom del mining, come la GeForce RTX 3060 Ti con memoria GDDR6X.

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