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domenica, Set 13

Nvidia vuole ARM: l’accordo è vicino

Da Punto-Informatico.it :

L’affare è quasi fatto: Nvidia sta per acquisire ARM da SoftBank con una operazione quantificabile in 40 miliardi di dollari tra cash e stock azionari.

Secondo fonti vicine alle trattative, entro la prossima settimana arriverà l’annuncio che chiuderà la questione: la stretta di mano sarebbe vicina, così come lo è l’inizio dell’avventura di Nvidia nel mondo mobile. SoftBank a suo tempo aveva rilevato ARM per circa 32 miliardi, cosa che garantisce pertanto un ottimo margine nonostante l’annata complessa e nonostante soli 4 anni dal precedente passaggio di mano.

Nvidia-ARM? Un affare per tutti (o quasi)

I rumor sulla possibile acquisizione si inseguono ormai da mesi. Qualora l’annuncio dovesse avvenire a breve, ci si attende comunque un difficile esame da parte delle autorità antitrust, deputate a valutare le possibili ricadute di mercato di un’operazione di questa magnitudo (probabilmente la più grande di sempre per il mondo dei semiconduttori).

Per SoftBank si tratta di un buon affare soprattutto alla luce delle difficoltà che sta vivendo l’azienda dopo un anno di pandemia – sul quale già pesavano alcuni gravi problemi quale ad esempio il percorso al ribasso della meteora Uber. La cessione di ARM rappresenterebbe una boccata d’ossigeno che giunge nel momento più opportuno, il che ha probabilmente creato per Nvidia la giusta finestra di opportunità.

In questa fase sono in molti a chiedersi cosa ne sarà però di ARM una volta entrata sotto il controllo della nuova proprietà: l’interrogativo è destinato a rimanere in sospeso ancora per pochi giorni, dopodiché con ogni probabilità si assisterà alle dichiarazioni di rito che delineano massima continuità con il passato per non destabilizzare gli asset appena acquisiti. Nel medio periodo, tuttavia, l’impatto di questa operazione è destinato ad essere di grande importanza e potrebbe tirare in ballo gran parte della produzione di chip a livello globale.

Non resta che attendere l’annuncio, insomma, per capire poi quali saranno le prime aziende a muovere le proprie pedine in risposta alla mossa di Nvidia.



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