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NEW YORK – Instagram e Facebook hanno recentemente preso provvedimenti contro due fornitori di pillole abortive, nascondendo, bloccando o rimuovendo i loro post. Inoltre, sono state sospese diversi account e nascosti i fornitori dalle ricerche e dai suggerimenti agli utenti dei social media. Queste azioni sono state particolarmente evidenti nelle ultime due settimane, come riportato dal New York Times. Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha confermato di aver preso alcune di queste misure di censura.

Successivamente, Mark Zuckerberg e la sua azienda hanno ripristinato alcuni account e post dopo che il Nyt ha sollevato delle domande in merito alle loro azioni. Aid Access, uno dei principali fornitori di pillole abortive negli Stati Uniti, ha denunciato la rimozione dei suoi post dal suo account Facebook e il nascondimento su Instagram a partire dal mese di novembre, con ulteriori episodi verificatisi nei giorni scorsi. Inoltre, ha riferito che l’accesso al suo account Facebook è stato bloccato sin dal novembre e il suo account Instagram è stato sospeso la scorsa settimana, sebbene poi sia stato ripristinato.

Altri fornitori di pillole abortive, come Women Help Women e Just the Pill, hanno anche subito la sospensione dei loro account Instagram negli ultimi giorni, come riporta il New York Times. Meta, già al centro di polemiche dopo l’annuncio da parte di Zuckerberg di cambiamenti radicali alle politiche sulla libertà di espressione all’inizio del mese, ha dichiarato che le azioni contro questi account non sono collegate a tali modifiche. Tuttavia, la tempistica degli eventi ha sollevato dei dubbi, come sottolinea il Nyt.

Un portavoce della società ha attribuito alcuni di questi recenti episodi alle regole che vietano la vendita di farmaci sulle loro piattaforme senza la dovuta autorizzazione, parlando di "applicazione eccessiva" in alcuni casi.

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