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Altre volte il mio robot traduttore non si è dimostrato all’altezza del compito. Per esempio, mi ha detto che l’insegna del noto cinema per adulti Cinéma L’Amour era traducibile in… “Cinéma L’Amour” (voto 4 per l’impegno: Google Translate almeno ha fatto lo sforzo di tradurlo in “Cinema Amore”).

Lo skyline di Montral

Lo skyline di MontréalKate Knibbs

Al ristorante, ho fatto fatica a tradurre tutte le voci del menu. Invece di elencare le diverse opzioni di hamburger, il software degli occhiali si è limitato a dirmi che c’erano “hamburger e panini”, rifiutandosi di essere più specifico nonostante le mie sollecitazioni.

E quando la sera successiva sono andata in un locale italiano, il sistema mi ha offerto un’ampia sintesi dei piatti a disposizione invece di descriverli nel dettaglio: mi ha detto per esempio che c’erano “spiedini di carne alla griglia”, ma non ha citato l’anatra confit, l’agnello e il manzo, né tantomeno il prezzo.

In generale, al momento la traduzione assistita è insomma più un trucco da sfoggiare alle feste che uno strumento di viaggio veramente utile.

Come funziona la traduzione AI dei Meta Ray-Ban

Per utilizzare la traduzione assistita, chi indossa gli occhiali deve pronunciare le seguenti parole magiche: Ehi Meta, guarda… e poi chiedere di tradurre la scritta verso cui è rivolto il vostro sguardo.

A quel punto gli occhiali scattano un’istantanea di ciò che si trova di fronte all’utente e dopo alcuni secondi di elaborazione forniscono informazioni sul testo analizzato. Mi aspettavo traduzioni più lineari, ma il dispositivo fornisce raramente una sintesi parola per parola, parafrasando invece quello che vede oppure restituendo un’ampia sintesi.

Quando mi sono trovata davanti una targa che spiegava che mi trovavo sul sito di un vecchio ponte, gli occhiali mi hanno effettivamente comunicato questa informazione, omettendo però i dettagli inclusi nel cartello originale, come la data di completamento della struttura.

Kate Knibbs di Wired US con gli smart glasses Meta RayBan

La giornalista di Wired US Kate Knibbs con gli smart glasses Meta Ray-BanKate Knibbs

Se poi viaggiate con altre persone, tenete presente con non c’è l’opzione altoparlante. Al momento inoltre gli occhiali supportano solo quattro lingue: spagnolo, italiano, francese e tedesco. L’intelligenza artificiale del dispositivo è in grado di identificare altre lingue, ma non di tradurle. Quando ho fatto una passeggiata a Chinatown, per esempio, i Meta Ray-Ban hanno riconosciuto che un manifesto era scritto in mandarino, senza però spiegarmi cosa dicesse. La speranza è che a breve venga integrato il supporto a una gamma più ampia di lingue. Se avessi viaggiato in un paese in cui non conoscevo l’alfabeto, come la Thailandia o la Russia, mi avrebbe fatto molto poter contare sulla traduzione dell’AI.



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