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martedì, Mar 03

Oggi è il Super Tuesday, il martedì più importante della corsa alla Casa Bianca



Da Wired.it :

Oggi verrà assegnato un terzo dei delegati che sceglieranno lo sfidante di Donald Trump a novembre. Bernie Sanders è favorito in California, Joe Biden in Texas: ma si vota in 14 stati

(foto: Brian Baer/Sacramento Bee/Tribune News Service via Getty Images)

Siamo arrivati al giro di boa delle primarie democratiche negli Stati Uniti: il Super Tuesday. Tra poche ore verranno assegnati 1357 delegati – un terzo del totale di coloro che sceglieranno lo sfidante di Donald Trump – e verrà quindi de facto decretato il candidato democratico per le elezioni presidenziali del prossimo autunno. Si tratta di uno dei momenti fondamentali della politica americana, il martedì in cui si vota alle primarie di più stati – il tutto nello stesso giorno – e che tradizionalmente dà una svolta alla corsa alla Casa Bianca.

Si vota in 14 stati: Alabama, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont e Virginia. Stati che rappresentano anime molto diverse degli Stati Uniti per composizione etnica, appartenenza politica e orientamenti di voto. Si vota in aree dalla forte tradizione democratica, come il Massachusetts, e in altre più conservatrici, come Texas e Oklahoma.

La situazione delle primarie

In testa, con 60 delegati, c’è il senatore del Vermont, Bernie Sanders. Seguito dall’ex vicepresidente Joe Biden che ha soli sei delegati in meno rispetto al suo sfidante. Per la prima volta, al voto c’è anche l’ex sindaco di New York Micheal Bloomberg. Il miliardario, infatti, non ha partecipato agli altri quattro appuntamenti elettorali (in Iowa, New Hampshire, Nevada e South Carolina) e si gioca il tutto per tutto, dopo una dispendiosa campagna pubblicitaria, sui social e in tv, di 350 milioni di dollari, come riportato dalla Cnn. A rendere i giochi ancora più aperti c’è la senatrice del Massachusetts, Elizabeth Warren, che ha conquistato finora 8 delegati. Si sono ritirati dalla corsa Amy Klobuchar e Pete Buttigieg, che hanno già dato il proprio sostegno a Biden.

Le previsioni dei sondaggi

La competizione, stando alle previsioni dei sondaggi, potrebbe essere una gara a due: tra Sanders e Biden. Il primo dovrebbe vincere piuttosto facilmente in California, in Minnesota e Colorado, mentre l’ex vicepresidente potrebbe conquistare stati del Sud come North Carolina, Tennessee e Alabama. Alla Warren rimarrebbe il suo Massachusetts. A contendersi gli stati più conservatori, però, potrebbe esserci Bloomberg che, secondo una ricerca condotta dalla Pew Research, ha un elettorato liberal che vuole un presidente poco divisivo e che sia disposto a lavorare, in caso di vittoria, con i repubblicani per temi politici di una certa rilevanza.

Il voto degli afroamericani

La vera variabile in questa importante tornata elettorale potrebbe essere proprio il voto degli afroamericani, che ieri ha portato Biden alla vittoria nel South Carolina. Come riportato da Politico, l’ex vicepresidente sarebbe  il candidato preferito per gli americani di origine africana, mentre Sanders sarebbe in vantaggio tra i latinoamericani.

Come si vota

I delegati sono assegnati su base proporzionale con un criterio misto, a livello statale e distrettuale: per conquistare i delegati su base nazionale, in ogni caso, bisogna ottenere più del 15 per cento dei voti in tutto lo stato, oppure più del 15 per cento all’interno di un singolo distretto. Questo complica la lettura dei risultati, diciamo: la performance di un candidato non si legge soltanto con la sua percentuale.

I seggi dei vari stati seguiranno orari differenti: in Vermont ad esempio chiuderanno alle 19 ora locale, mentre in California – che coi suoi 415 delegati in palio è lo stato più popoloso tra quelli che vanno alle urne – alle 23 locali. I risultati saranno, quindi, disponibili, a partire, da mercoledì.

 

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[Fonte Wired.it]