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Inspirato da Ada Lovelace, considerata la pioniera della programmazione informatica, l’Ada Lovelace Day è oggi una giornata dedicata alle donne che si distinguono nel campo scientifico-tecnologico, noto come Stem, celebrato ogni secondo martedì di ottobre dal 2009. Ideato dalla giornalista e blogger inglese Suw Charman-Anderson, l’evento celebra i successi delle donne nella scienza e si impegna a incoraggiare più ragazze a intraprendere carriere simili.

Il cuore dell’evento è a Londra, con un “cabaret della scienza” che vede ospiti tenere brevi discorsi informali sul loro lavoro, ma eventi simili si svolgono in tutto il mondo. In Italia, spiccano il evento a Torino il 9 ottobre organizzato da Gdg Cloud Torino, Museo Piemontese dell’Informatica e Codemotion, incentrato sull’Intelligenza Artificiale, e il memory game per giovani ragazze a Cremona il 12 ottobre tenuto da Cremona Musei.

Nata a Londra nel 1815, Ada Lovelace, figlia del poeta Lord Byron e della matematica Anne Isabella Milbanke, fu introdotta fin da piccola al mondo delle scienze dalla madre. Incontrò il matematico britannico Charles Babbage nel 1833, a soli 18 anni, e collaborò con lui sul suo “Analytical Engine”, considerato il primo prototipo di un computer meccanico. Sebbene la macchina non fosse mai stata realizzata, Lovelace creò diversi algoritmi per farla funzionare, tra cui uno che è ritenuto il primo appositamente pensato per essere eseguito da una macchina, rendendola la prima programmatrice di computer del mondo.

Ma ciò che rende Ada ancora più significativa è la sua visione del potenziale dei computer al di là del semplice calcolo numerico, anticipando concetti come l’Intelligenza Artificiale e sostenendo che la macchina analitica sarebbe stata fondamentale per il futuro della scienza. Le sue idee, non apprezzate dai suoi contemporanei, hanno influenzato Alan Turing, uno dei padri dell’informatica, solo un secolo dopo.