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martedì, Nov 10

Oltre il presidente: come sono andati gli altri voti negli Stati Uniti



Da Wired.it :

Oltre a decidere fra Trump e Biden, in Oregon si è votato sui funghi allucinogeni, in California sui rider e in Rhode Island sul nome dello stato: tutti i risultati che ci siamo persi

Joe Biden sarà il 46esimo presidente degli Stati Uniti, ma ancora prima di saperlo alcuni americani potevano già festeggiare l’approvazione delle proposte di legge per cui erano stati chiamati alle urne nei singoli stati. Oltre all’elezione del prossimo inquilino della Casa Bianca infatti, molti cittadini statunitensi hanno potuto esprimere la loro preferenza su temi variegati: dalla legalizzazione della marijuana (e persino quella di alcune droghe pesanti) fino alla definizione dello stato lavorativo dei rider, negli stati coinvolti è stato appurato l’esito delle cosiddette propositions che i cittadini hanno trovato sulla scheda elettorale il 3 novembre. Si tratta di questioni importanti che nel futuro potrebbero interessare tutti gli Usa, e di cui da noi si è parlato troppo poco.

Qualche cittadino dell’Oregon che non era informato sulle domande che avrebbe trovato sulla propria scheda elettorale si sarà sicuramente stupito alla vista del testo di un quesito che, tradotto, diceva: “È favorevole alla creazione di un programma normativo che consente la produzione, la consegna e l’amministrazione di psilocibina (sostanza psicoattiva da funghi)?”. Ha vinto il sì e oltre a quello dei funghi allucinogeni, in Oregon è stato depenalizzato anche il possesso di piccole dosi di eroina, cocaina e metanfetamina: ora chi verrà trovato con queste sostanze verrà sanzionato con una multa, ma non sarà arrestato. L’utilizzo ricreativo di marijuana è stato approvato in New Jersey, South Dakota, Montana e Arizona portando così a 15 gli stati americani dove è legale l’uso ricreativo; in 36, grazie alle ultime aggiunte di Mississippi e South Dakota, è legittima la cannabis a uso medico. La sorpresa maggiore arriva da questi ultimi due stati, storicamente conservatori e in questa elezione andati a Trump: è ipotizzabile che anche fra i votanti repubblicani si stia diffondendo l’apprezzamento per la marijuana. Allo stesso modo a stupire gli analisti è stata l’approvazione nella repubblicana Florida dell’aumento del salario minimo orario a 10 dollari a partire dal 2021, con aumenti di un dollaro ogni anno fino a raggiungere i 15 dollari nel 2026.

In Mississippi è stata, finalmente, cambiata la bandiera: lo stato dirà addio a quella precedente che aveva al suo interno i discussi simboli dei Confederati, collegabili all’era dello schiavismo e al centro di una revisione storica che negli ultimi anni – ma soprattutto mesi – ha colpito molti stati del Sud degli Usa. Dal 2021 sul vessillo statale si troverà un bel fiore di magnolia. Il Rhode Island ha cambiato nome: non sarà più noto ufficialmente come “State of Rhode Island and Providence Plantations” perché verrà abolita la seconda parte di esso, che allo stesso modo evoca le piantagioni e le epoche di segregazione del passato. Il Nevada si scopre green: lo stato di Las Vegas imporrà ai fornitori di elettricità di raggiungere il 50% di energia rinnovabile entro il 2030.

In Louisiana è stato approvato un emendamento contrario all’aborto: ora nella Costituzione dello stato verrà scritto che “niente in questa costituzione deve essere interpretato per garantire o proteggere un diritto all’aborto, o richiedere il finanziamento dell’aborto”. Gli aborti non diventano illegali, ma richiederli sarà più difficile. Invece nel Colorado, resterà legale abortire oltre le 22 settimane di gestazione, come deciso dai votanti della Proposition 115.

La California ha primeggiato nei “referendum” statali: grazie all’approvazione della Proposition 14, 5,5 miliardi dollari verranno investiti nella ricerca sulle cellule staminali; per merito della Proposition 17 in futuro potranno votare anche gli ex carcerati rilasciati su cauzione; una maggioranza di no nella Proposition 22 ha sancito che i rider e gli autisti di Uber e aziende simili non potranno essere assunti come dipendenti, ma continueranno a essere semplici contractor” ovvero liberi professionisti con minori diritti e protezioni dalla ditta che li fa lavorare. Infine la Proposition 24, passata anche quest’ultima, renderà più sicuri i dati online degli utenti: viene limitato l’uso da parte delle aziende di informazioni personali sensibili. Insomma: anche prima dell’elezione di Biden, c’era già molto da discutere oltreoceano.

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[Fonte Wired.it]