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venerdì, Ago 19

Ondata di calore in Cina, si fermano le fabbriche: a rischio Intel, Tesla e Apple

da Hardware Upgrade :

L’ondata di calore che ha colpito la Cina potrebbe avere pesanti conseguenze anche sulle produzioni di importanti marchi occidentali, tra i quali Apple, Intel e Tesla. In particolare è la provincia del Sichuan a dover fronteggiare i problemi maggiori e quella che ha dovuto razionare l’energia elettrica, con conseguenti chiusure di stabilimenti.

Le autorità hanno messo in atto un piano per ridurre i consumi di energia elettrica, risparmiando kilowattora da dedicare ai sistemi di condizionamento e ventilazione a livello residenziale. La situazione è figlia di un incrocio negativo di fattori: da un lato l’ondata di caldo ha portato a un picco di consumi per l’aumentato utilizzo dell’aria condizionata, dall’altro la perdurante siccità sta mettendo a dura prova le centrali idroelettriche, che hanno visto la loro produzione calare: si parla di una quantità d’acqua nei bacini diminuita del 50% rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.

Le autorità hanno messo in atto un piano per lo sfalsamento dei picchi di consumo, con rimborsi per le aziende che accettano di staccarsi dalla rete nei momenti di massimo carico. In diversi casi di è arrivati anche alla chiusura totale degli stabilimenti, con un risparmio di energia elettrica stimato in 7 milioni di kilowattora. Gli stabilimenti interessati appartengono ad alcuni dei più grossi fornitori dei marchi occidentali. Tra essi Foxconn (che produce per Apple e per molti altri marchi), ma anche fornitori di Intel e CATL, che fornisce batterie anche a Tesla.

Foxconn FAbbrica

A livello generale altre modalità per risparmiare energia elettrica vanno dall’aumentata temperatura minima dei condizionatori degli uffici (portata a 26°C) e alla disattivazione dei servizi degli ascensori per i primi tre piani degli edifici.

La provincia del Sichuan vede sul proprio territorio anche importanti siti minerari dove vengono estratti minerali fondamentali per l’industria, in particolare il litio per le batterie: le attuali condizioni potrebbero portare a un rallentamento nelle estrazioni e ad aumenti di costo delle materie prime, in un momento non certo roseo da questo punto di vista. Inoltre, tra le produzioni più importanti della provincia c’è anche quella del silicio policristallino per i pannelli solari: paradossalmente i problemi energetici portano a cascata anche problematiche sulle eventuali soluzioni al problema stesso.

La situazione è certamente molto complicata e rende evidente come i cambiamenti climatici possano impattare in modo fortissimo l’attuale mondo globalizzato. Ai problemi a livello industriale si legano poi quelli derivanti dall’eccessivo calore e dalla mancanza d’acqua in agricoltura, con molti raccolti già pesantemente compromessi.


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